Il leone è raffigurato accovacciato a mò di sfinge, con la bocca aperta, la criniera molto stilizzata a piccoli ciuffi, il ventre astrattamente reso con scanalature parallele. Tra le zampe anteriori è acciambellato un serpente che solleva la testa per mordere il leone sul collo. Sul dorso della figura poggia la colonna marmorea a tortiglione

  • OGGETTO scultura
  • MATERIA E TECNICA pietra/ scultura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Marchigiana
  • LOCALIZZAZIONE Osimo (AN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Si tratta di uno dei quattro leoni che sostenevano l'ambone, era smontato. Esso era originariamente collocato prima dell'apertura dell'ingresso orientale della chiesa, voluta dal vescovo T. Fiorenzi (1588-1591) - presso l'altare maggiore, cioè nell'attuale navata destra, vicino all'ingresso. Fu quindi sistemato, come ricorda il Compagnoni, nella navata centrale a destra dell'altare maggiore. Di qui venne di nuovo fatto spostare, dal card. G. Soglia (1839-1856), quando fece eseguire i lavori di risistemazione della scala centrale. L'ambone fu allora posto nel Battistero, a ridosso dell'ingresso principale. Fu fatto riportare in duomo dal vescovo M. Leopardi (1926-1944), dove venne rimontato di fronte ai due ingressi laterali. Nel 1956 ricevette la sistemazione attuale: dell'ambone si vedono solo i quattro leoni e le relative colonne - le parti rimanenti sono conservate nei depositi della cattedrale - che sono sistemati nella navata centrale, a sinistra della scala che conduce al presbiterio. Dei quattro leoni due mostrano caratteri di maggiore atrattezza - quello qui preso in esame, fortemente stilizzato, è unodi questi - mentre gli altri rivelano accenti di un più forte naturalismo. L'ambone fu attribuito a Giorgio da Como, ma un'indicazione più generica che il richiamo ad un ignoto scultore dell'Italia centro settentrionale del XIII secolo sembra possibile
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100255044
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ancona e Pesaro e Urbino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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