altare di Vespignani Francesco (sec. XIX)

altare,

L'altare marmoreo è interamente decorato con tarsie policrome e geometriche, architettonicamente disposte. All'interno, chiusa da un vetro, è conservata una scultura lignea raffigurante la Madonna del Rosario col Bambino. L'altare termina a cuspide ed è ornato superiormente da motivi a traforo a da due pinnacolini laterali. Poggia sul lato di fondo della cappella decorato, come gli altri due laterali, a finti tessuti e motivi geometrici e floreali, ad affresco. Questi, che ricalcano inesistenti elementi architettonici funzionali, sono intervallati da tondi e quadrati con busti di angeli. Al di sopra della tela, nella parete destra, è in un tondo un angelo in volo con un cartiglio in mano

  • OGGETTO altare
  • MATERIA E TECNICA marmo/ intarsio
  • ATTRIBUZIONI Vespignani Francesco (1842/ 1899)
  • LOCALIZZAZIONE Osimo (AN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Già prima dei restauri ottocenteschi esisteva in duomo un altare dedicato alla Madonna del Rosario. Questo altare, dove si trovava il dipinto fatto fare dal vescovo Galamini, ora in Battistero, doveva probabilmente essere stato realizzato nel XVII secolo. Nel 1630, infatti, la città di Osimo venne dedicata alla Madonna del Rosario. Quando, alla fine del XIX secolo, si iniziò a restaurare la chiesa, secondo il gusto e le concezioni teoriche del momento, l'antico titolo venne conservato ed una delle cappelle allora aperte fu appunto dedicata alla Madonna del Rosario. I lavori di restauro furono iniziati nel 1878 per volere del vescovo Michele Seri Molini (1871-1888),, il quale affidò dapprima l'incarico di studiare la situazione all'architetto Eduardo Arborio Mella (Vercelli, 1808-1884), cui venne subito affiancato l'rchitetto osimano Costantino Costantini (Osimo, 1854-1937) che lavorò poi per quarant'anni ai restauri del Duomo e cui si deve la realizzazione delle cappelle già previste anche dal Mella. La cappella della Madonna venne aperta dove prima era la sacrestia, che fu di conseguenza spostata. L'altare fu eseguito su disegno di Francesco Vespignani, architetto pontificio "attivo pressochè esclusivamente in opere religiose, e quindi sotto il diretto influsso dell'eclettismo funzionale che tendeva ad associare strettamente cristianesimo e forme dell'architettura medievale" (cfr. Dizionario Enciclopedico di Architettura e Urbanistica, Roma 1969, V. VI, s.v.). L'altare, che ha subito dei lavori di abbassamento, fa parte delle opere realizzate al tempo del vescovo M. Seri Molini
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100255030
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ancona e Pesaro e Urbino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Vespignani Francesco (1842/ 1899)

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'