baldacchino d'altare di Sacconi Giuseppe (sec. XIX)

baldacchino d'altare, 1894 - 1894

Su tre gradini di breccia rossa di Verona s'impostano, su base ottagona di marmo bianco scolpito su ogni fronte a bassorilievo lumeggiato d'oro con motivi fogliacei, 4 colonne di marmo nero venato africano con capitelli compositi di marmo dipinto d'oro. Sopra queste, legate da catene di ferro battuto stretto al centro da una croce, poggiano le 4 archeggiature semiacute del baldacchino di legno intagliato con, negli angoli 4 tabernacoli cuspidati, ed un tamburo ottagono, con 4 edicole, sormontato da una piramide e, sul culmine, da un lanternino. Nei tabernacoli anglari, nelle edicole e nel cupolino interno sculture di stucco dipinto di bianco e lumeggiato d'oro

  • OGGETTO baldacchino d'altare
  • MATERIA E TECNICA marmo africano/ scultura
    legno/ intaglio/ pittura/ doratura
    stucco/ pittura/ doratura
    marmo di Carrara/ scultura
    breccia di Verona/ scultura
  • ATTRIBUZIONI Sacconi Giuseppe (1854/ 1905): architetto
  • LOCALIZZAZIONE Ascoli Piceno (AP)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il progetto del baldacchino dell'altar maggiore della Cattedrale venne odeato dall'arch, ing. Giuseppe Sacconi nel 1894-95 in occasione dei grandi restauri architettonico-strutturali dell'edificio da lui progettati e diretti tra il 1882 ed il 1894. Restauri che, tenendo conto delle idee correnti, pertinenti ai papati di Pio IX e Leone XIII, portarono, di norma, alla distruzione d'interni manieristici e barocchi al fine di restituire l'edificio alla veste "classica", intedendo come classica la forma delle primitive chiese cristiane costruite tra il IV e l'VIII sec.- con una smania di "ammodernamento"inteso come ripristino delle forme originali benchè risultasse un adeguamento alla cultura ed al gusto dell'epoca. L'esecuzione materiale del ciborio, diretta dal Geom. Giovanni Capponi presclto dal Sacconi, fu affidata a diversi artefici ascolani: l'intagliatore Ciriaco Onori da Montegiorgio che intagliò il legno indorato da Giuseppe Cosmi e Francesco Paolini, lo scultore Flaiano Orsini, lo scalpellino Angelo Massucca e il plasticatore Giorgio Paci.Il disegno architettonico e lo "stile" che contradistinguono la composizione dell'assieme risultano essere una sorta di assemblage, di dubbio gusto, con stilemi di gusto di epoche differenti cin una fitta trama di decorazioni dipinto di tipo "opus sectile" che si fondono in un tripudio di ori e d'intagli, stanti a destamente, gli altari ideati dallo stesso Sacconi per Loreto
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100254616A-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
  • DATA DI COMPILAZIONE 1977
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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