Madonna con Bambino

dipinto, 1561 - 1561

Personaggi: Madonna; Gesù Bambino. Mobilia: panca; tenda. Abbigliamento

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Siciolante Girolamo Detto Sermoneta (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Osimo (AN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera fu commissionata da Muzio Pini, cui appartiene lo stemma sull'alzata dello scalino, per la chiesa di S. Lucia che fu demolita agli inizi del sec. XX. La tavola fu asportata da Napoleone il 12-7-1811 e finì a Brera per poi ritornare nella sede primitiva per interessamento di C. Grillantini nel 1970. E' contemporanea al ritratto di Francesco Colonna della Galleria Nazionale d'arte antica di Roma. Come in questo, anche in quella è facile trovare ascendenze raffaellesche attraverso Perin del Vaga, michelangiolesche attraversp Jacopo del Conte e correggesche. Un eclettismo, quello del Scicolante, che talvolta non si giova di una pennellata troppo densa e priva di trasparenze, ma che qui ci pare abbia raggiunto esiiti particolarmente felici, v. il velo della Madonna, la dolcezza contenuta della sua mestizia, il moto spontaneo del Bambino, pur nella tendenza al monocromatismo, completamente intonato del resto a quell'atmosfera di rigore controriformistico in cui respirano le opere delle maturità del Sermoneta. Un'opera, per dirla con lo Zeri, piena di misura e di "pacata compostezza". Abbastanza vicina a questa pala è quella già in S. Bartolomeo di Ancona, pubblicata da E. Favorini (Rass. Marchigiana a. IX, 1930-31, p. 49) che è firmata e datata 1570, e di cui parla Lanzi che del resto forse si riferisce a questa pala, quando ricorda una Natività di una chiesa di Osimo ("...nella Natività di G.C. alla Pace, soggetto che replicò con bellissima grazia in una chiesa di Osimo", IV, 74). L'opera è stata esposta nella mostra del Lotto nelle Marche (Ancona, 1981) con l'aggiunta di una figura (è rimasta soltanto la preparazione) in basso a sinistra, messa in evidenza dal restauro. Era proprio lì che si appuntavano gli sguardi della Madonna e del Bambino. Tale figura nel 1811 era ancora ben visibile, come risulta negli Inventari napoleonici e come si intravede nella fotografia pubblicata da C. Grillantini nella sua storia di Osimo (p. 962). M.R. Valazzi, nella scheda del catalgo, mette in evidenza che con la Madonna di Osimo il Scicolante sembra aver fissato il "tipo" che con poche varianti adotterà nel corso del settimo e dell'ottavo decennio, nel corso cioè del suo ultimo periodo di attività
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100250986
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ancona e Pesaro e Urbino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
  • DATA DI COMPILAZIONE 1982
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
  • ISCRIZIONI sulla panca, in alto a destra - A D MDLXI HIR DE SERMONETA - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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