lapide commemorativa,
1852 - 1852
lapide senza cornice
- OGGETTO lapide commemorativa
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MATERIA E TECNICA
Marmo
- AMBITO CULTURALE Produzione Marchigiana
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Michele Arcangelo
- INDIRIZZO Via Giovanni Bertacchini, 4, Fermo (FM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La lapide che si trova sul lato sinistro della Chiesa fu posta dalla famiglia nobiliare ascolana Trenta per indicare il luogo nel quale era deposto un loro membro, Giuseppe Maria Vincenzo, uomo dotto e dalla condotta integerrima. Morì questi nel 1852 a 89 anni. Sulla lapide sono riportati i nomi dei figli del defunto: Vincenzo e Filippo. Vincenzo è nato il 25 agosto del 1809 a Castignano (AP) e, nell'atto di nascita, si legge " dalla nobildonna Chiara Butti Sinigardi patrizia di Fermo e dallo scrivente Giuseppe Maria Trenta". Del defunto non è stato possibile trovare notizie, ma si sa che la famiglia Trenta è originaria della storica famiglia lucchese che i genealogisti sanno provenire dall'Alsazia e che si trovò presente al giuramento prestato nel 1331 a Giovanni di Boemia. Ad essa appartenne il maestro di Trenta di Casabianca che esercitò la spezieria in Lucca, insieme col figlio Cionco nel secolo XIV. Nella prima metà del secolo XV, Lorenzo, Matteo, Galvano e Silvestro costituirono una compagnia commerciale esercitando la mercatura d'oltralpe, specialmente a Parigi e a Bruges. La famiglia Trenta dette dal 1369 al 1798 molti gonfalonieri e anziani alla Repubblica e fu iscritta nel libro d'oro del 1628. Del Duca Carlo Ludovico di Borbone ebbe il titolo di nobile patrizio. Un ramo di questa famiglia si trasferì nelle Marche, ma non si sa bene in quale periodo e prese stanza nella provincia di Ascoli Piceno. Il personaggio più noto e illustre di questo ramo marchigiano fu il letterato e giurista Filippo Trenta (nato in Ascoli nel 1731 e morto vescovo di Foligno il 13 marzo 1795) il quale ha lasciato molti scritti ed inediti ed ha raccolto molti quadri, dando origine a una famosa collezione. Questa famiglia può rivendicare il titolo comune a tutta la casata di Patrizio di Lucca, oltre a quello di Patrizio di Ascoli e Nobile di Foligno. Per dare un carattere proprio al ramo marchigiano cambiò lo stemma originario costituito da tre teste di bue di smalto rosso " bene ordinate", in altre portate al colore naturale. La sepoltura di Filippo Maria Vincenzo nella Chiesa di S. Michele Arcangelo, è giustificata dal fatto che la famiglia Trenta godeva di giuspatronato sotto il nome di S. Michele
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100245062
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
- DATA DI COMPILAZIONE 1985
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2014
- ISCRIZIONI tutta la superficie - CORPUS HEIC IN PACE XP COMNPISTUM/ IOSEPHI MARIAE VINCENTI F TRENTA/ DOMO ASCULO PIC INCOLAE FIRMANI/ PATRICIA FULGINATIUM NOBILITATE/ VIRI MORIBUS INTEGRIS INGENIO MITISSIM/ LITTERIS MAXIME LATINIS/ ET OMNIGENA EUDITIONE PRAESTANTIS/ VIXIT ANN LXXXVIIII M IV D XXII/ DECESSIT IX KAL NOVEMBR AN M DCCC LII/ VINCENTIUS ET PHILIPPUS/ TITULUM POSUERUNT/ PARENTI OPTIMO INDULGENTISSIMO - a incisione - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0