Ancona composta da due colonne tortili scanalate, trabeazione adorna di testine alate con architrave caratterizzato da un motivo decorativo a volute, sormontato da timpano curvilineo spezzato, al cui centro è una cimasa con la raffigurazione della Madonna di Loreto. Sui due spezzoni del timpano sono le allegorie della Carità e della Fede. A destra e a sinistra, su due mensole, sono due statue raffiguranti San Giuseppe e San Gioacchino

  • OGGETTO ancona
  • AMBITO CULTURALE Bottega Marchigiana
  • LOCALIZZAZIONE Carassai (AP)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La prima menzione di questo altare, dedicato a S. Martino, risale all'anno 1613, negli Atti di S. Visita del Card. Alessandro Strozzi, ove si rileva che la rendita dei cento scudi lasciati dalla signora Doralice Nobili di Siena era insufficiente per ultimare la costruzione di detto altare. Per una lacuna nei documenti di archivio non si hanno notizie per circa quaranta anni. Perciò non si sa più nulla sul completamento dell'opera né riguardo allo stuccatore, né riguardo al pittore. Le ultime notizie riguardano legati di messe e manutenzione. Fabrizio Martini con testamento per atti del notaio Tommaso Betti del 28 agosto 1637, lasciava un obbligo di messe da celebrare all'altare di S. Martino. Suo nipote Giovanni Martini, con suo testamento in atti Filippo Mosca del 20 luglio 1659 confermava l'intenzione dello zio Fabrizio e "ingiungeva perentoriamente che l'entrata del forno vada in servizio della sacrestia della chiesa e in nessun modo si divertischi in altro caso, l'escludo così per mia volontà". Il quadro originale, raffigurante il santo titolare dell'altare, si trova nella Chiesa di S. Lorenzo di Carassai
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100244345
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
  • DATA DI COMPILAZIONE 1980
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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