peduccio - figurato, serie - bottega marchigiana (ultimo quarto sec. XV)

peduccio figurato, 1475 - 1499

I peducci, situati nelle pareti delle varie stanze all'altezza delle imposte delle volte di copertura, mostrano tutti uno stemma quadripartito, con quadrucce nel primo e nell'ultimo quarto e con un rastrello disposto diagonalmente sugli altri due. Ai lati, sotto i due spigoli, volute ioniche sviluppantisi ad elegante foglia pendula che si apre a ventaglio. La parte terminale, definita da cornice tondeggiante, è scolpita a figurazioni varie: una testina alata, un motivo vegetale od altro. I semipeducci, ispirati agli stessi motivi vegetali, sono collocati negli angoli delle stanze

  • OGGETTO peduccio figurato
  • MATERIA E TECNICA pietra arenaria/ scultura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Marchigiana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello dei Conti Oliva
  • INDIRIZZO Piazza Conti Oliva, 2, Piandimeleto (PU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La serie di peducci non è probabilmente opera di un unico maestro lapicida, maaffidata a varie maestranze locali. Notevole l'influsso esercitato su tali maestranze dagli artisti attivi a Urbino; e anche le ascendenze nella scelta degli elementi decorativi, di spiccatat derivazione toscana. Caratteristica di tutto i peducci è la ripetizione dello stemma dei conti Oliva (quadrucce e rastrello), signori di Piagnano e Piandimeleto. I semipeducc, di numero diciannove,i svolgono invece il motivo solo ad angolo. La datazione della serie dovrebbe essere intorno al 1470-1490. Non sappiamo quando avvenne l'innesto, su una preesistente rocca, della signorile dimora dei conti Oliva; certo le maggiori trasformazioni dovettero verificarsi nella seconda metà del sec. XV, considerato che le strutture architettoniche del palazzo, soprattutto all'interno, molto debbono alla tipologia e all'eleganza di quelle urbinati, e considerato che gli Oliva divennero familiari alla corte di Oliva divennero familiari alla corte di Urbino dopo la battaglia di Mulazzano, e cioè dopo il 1469. Parrebbe di poter dire insomma che il palazzo, iniziato sotto la signoria di Gianfrancesco Oliva (1406-1478), pervenga alla sua forma più compiuta sotto la signoria del figlio Carlo Oliva (1445/6-1495), il cui nome compare spesso sugòli stemmi, sulle porte, sui camini. Alla fine del sec. XVII, allorchè Napoleone nel 1797 mosse da Bologna verso la Romagna e le Marche, il castello fu occupato dalle truppe francesi, che scalpellarono tutti gli stemmi dei peducci, delle porte e dei camini, rendendoli illegibili
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100232929
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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