vedute di Roma

stipo, post 1655 - ca 1667

Quattro pomelli in metallo dorato costituiscono l'appoggio della rigorosa struttura parallepipeda dello stipo in ebano che alloggia dodici cassetti riquadrati da cornici modanate. I cassetti sono decorati ciascuno con una veduta di Roma dipinta su pergamena

  • OGGETTO stipo
  • MISURE Profondità: 36
    Altezza: 65
    Larghezza: 107
  • AMBITO CULTURALE Bottega Romana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei Civici
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Mazzolari Mosca
  • INDIRIZZO via Rossini, 37, Pesaro (PU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'usanza di decorare il fronte di stipi e studioli con placche raffiguranti vedute dell'urbe deve essere fatta risalire agli anni Sessanta del Seicento, come si può vedere nella parte interna dello stipo eseguito dall'ebanista Giacomo Herman nel 1668 e attualmente al Kunsthistorisches Museum di Vienna (Gonzales-Palacios, 1984). Va inoltre notato che il tipo di veduta che tende a riprodurre in maniera pressochè fedele il luogo rappresentato si afferma a Roma attorno agli anni Trenta del Seicento, con la presenza a Roma del pittore strasburghese Willhelm Baur. Tipico delle vedute del Baur è anche il punto di vista leggermente rialzato e l'attenzione per particolari descrittivi che indugiano sulla raffigurazione di personaggi nobili colti in vari atteggiamenti. Anche le vedute che decorano il fronte dello stipo in esame, realizzate a tempera su pergamena, sono caratterizzate dallo stesso tipo di impaginazione, dalla fedeltà nella rappresentazione degli edifici e dei contesti architettonici, nonchè dall'attenzione per l'elemento umano. Più precise indicazioni per la datazione dello stipo tra il 1665 e il 1667 sono fornite da alcuni elementi desumibili dalle stesse vedute dell'urbe inserite sul fronte. Infatti in una delle vedute in cui è raffigurata la Porta del Popolo si può notare l'assetto della porta a seguito del restauro effettuato nel 1665, in occasione dell'ingresso della Regina Cristina di Svezia e in quella raffigurante la piazza antistante la basilica di San Pietro non è ancora visibile il colonnato berniniano, inaugurato nel 1667 (Colle, 1998)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100205495
  • NUMERO D'INVENTARIO inv., n. I.P.88
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
  • DATA DI COMPILAZIONE 2003
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2003
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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