ritratto d'uomo

dipinto, 1690 - 1699

Ritratti: ritratto maschile. Oggetti: tavolo; drappo; calamaio; penne; missiva; cappello; tenda; nappe; guanti. Abbigliamento: abbigliamento contemporaneo

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Lombardo
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Ambito Dell'italia Centrale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei Civici
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Mazzolari Mosca
  • INDIRIZZO via Rossini, 37, Pesaro (PU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Del dipinto, appartenente alla collezione Mosca, sono ignote la provenienza, l'autore nonchè l'identità del ritrattato. Il gentiluomo, ritratto frontalmente, nella sua veste ufficiale e presumibilmente all'interno del suo studio, stringe nella mano sinistra un paio di guanti e appoggia la destra sul tavolo, nel quale sono posati un cappello piumato, un calamaio con due penne e una missiva ripiegata. Come già correttamente rilevato (Roio 1993) la tipologia del ritratto presenta affinità molto strette con la ritrattistica lombarda della metà del Seicento e in particolare con quella di Carlo Ceresa. Elemento comune al ritratto in esame e ai numerosi a figura intera eseguiti dal Ceresa sono le rigorose e dettagliate notazioni di costume, riflesso dell'ambiente storico e sociale e in piena sintonia con la vocazione lombarda al realismo. Alcuni particolari dell'abbigliamento maschile, caratteristici della metà del Seicento e ispirati alla moda spagnola -l'ampio bavero ricamato, le ingombranti maniche a sbuffo strette sotto il gomito e le scarpe- che ebbe particolare seguito soprattutto in Lombardia, sono gli stessi riscontrabili nei pesonaggi ritratti dal Ceresa e consentono di circoscrivere con una certa sicurezza l'ambito culturale del nostro artista. Anche alcuni espedienti utilizzati nell'ambientazione, come il cortinaggio rosso sollevato di lato e fissato per mezzo di cordoncini da cui pendono due grosse nappe, la fuga prospettica delle piastrelle quadrate di cotto, sono presenti in diversi ritratti del Ceresa. Vanno inoltre rilevate alcune affinità stilistiche tra l'anonimo artista e il Ceresa, in particolare nella realizzazione dei panneggi, nella semplificazione delle forme e nella definizione di ampi piani. Nonostante la qualità non molto elevata del ritratto, manca infatti profondità spaziale nella definizione dell'interno e il volto è di scarsa penetrazione psicologica, alcuni particolari risultano invece di un'efficacia quasi ottica, come la resa delle linee di commessura tra le mattonelle, nonchè i passaggi chiaroscurali della zona dei piedi. Come già osservato, le notazioni di costume fanno propendere per una datazione che non si spinge oltre la fine del Seicento e permettono di circoscrivere alla Lombardia l'orbita culturale dell'anonimo artista
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100205421
  • NUMERO D'INVENTARIO inv., n. I.P.124
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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