cornice - bottega Italia centrale (fine/inizio secc. XVII/ XVIII)

cornice, 1699 - 1710

La cornice presenta una battuta liscia nera e una controbattuta dorata e intagliata a motivo di campanule. Il profilo, con gole e cordoni, è arricchito da una decorazione dipinta a oro a motivi vegetali e scende a muro con una gola liscia inquadrata da una doratura che definisce la gola contigua

  • OGGETTO cornice
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ pittura/ doratura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Italia Centrale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei Civici
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Toschi Mosca
  • INDIRIZZO Piazza Toschi Mosca, 29, Pesaro (PU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'esemplare in esame costituisce un tipo di cornice molto diffuso in Italia tra la fine del 1600 e gli inizi del secolo successivo, caratterizzato da una struttura basata sul contrasto del nero del fondo con il legno intagliato e dorato, probabile derivazione dall'unione delle sontuose cornici fiorentine in ebano guilloché e le più semplici e funzionali sagome alla Salvator Rosa. La fascia interna intagliata a motivi di campanule presenta stringenti analogie con cornici emiliane della seconda metà del XVII secolo dalla sagoma molto semplice e sostanzialmente ancora derivante dalla cassetta cinquecentesca, dove l'ornamentazione è quasi esclusivamente legata alla fila di campanule ricorrenti, come si riscontra in un esemplare del Museo Davia-Bargellini di Bologna, anche se una variante coeva conservata nello stesso Museo dimostra come lo schema di base sopra descritto potesse essere arricchito accostando e combinando altri motivi ornamentali, tipologia cui va accostato il pezzo della collezione Mosca di Pesaro, vicino anche a cornici documentate nei primi anni del 1700 a Palazzo Pitti, quattro delle quali, attualmente conservate nel fiorentino Museo degli Argenti, inquadrano rilievi del Soldani, mentre altre ospitano miniature. Evidenti affinità stilistiche sono riscontrabili anche con una cornice della Galleria degli Uffizi riferita all'ultimo quarto del 1600 e con un'altra conservata nella Certosa di San Martino a Napoli di manifattura centro italiana a cavallo tra il XVII e il XVIII secolo (Zambrano P.; Colle E., 1992). Relativamente all'acquisizione del pezzo da parte dei Musei Civici di Pesaro si è scelto di indicare genericamente come terminus post quem l'anno di morte della marchesa Vittoria Toschi Mosca (1885), anche se si segnala che fin dal 1877 l'illustre cittadina stilò un testamento in cui lasciava alla città il Palazzo Mazzolari da lei acquistato per collocarvi la propria collezione artistica con l'obbligo espresso di stabilirvi subito un pubblico museo rivolto alla studiosa gioventù (Barletta C.-Marchetti A., 1994)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100205349
  • NUMERO D'INVENTARIO inv., n. I.G. 3666
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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