cofanetto - bottega Italia centrale (prima metà sec. XIX)

cofanetto, 1800 - 1849

Il cofanetto, che presenta sul fronte un piccolo foro da serratura, è impreziosito in tutti i lati da inserti in metallo dorato e da pietre dure

  • OGGETTO cofanetto
  • MATERIA E TECNICA pietre artificiali
    bronzo/ doratura
    LEGNO
    MADREPERLA
  • AMBITO CULTURALE Bottega Italia Centrale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei Civici
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Toschi Mosca
  • INDIRIZZO Piazza Toschi Mosca, 29, Pesaro (PU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il cofanetto in esame è un interessante esemplare di contenitore impreziosito da pietre dure incastonate riconducibile, come osserva Loretta Dolcini in una relazione sugli oggetti minuti e d'uso della collezione Mosca (1995), ad una produzione ormai ottocentesca: l'inventariazione di numerosi cofanetti, scatole e astucci in uso per tutto il XIX secolo nell'intimità domestica borghese, testimonia l'attenzione della marchesa Vittoria nei confronti di questi oggetti. Unitamente ad un ricco corpus di quadri, disegni e stampe, ceramiche e tessuti, tutta la collezione è caratterizzata da una varietà dei pezzi che attesta un eclettismo che ad evidenza non sottende un'idea collezionistica precisa indirizzata al reperimento di opere omogenee per epoca e stile, ma risulta una aggregazione casuale di frammenti archeologici, sculture decorative in marmo o legno, piccoli manufatti di metallo e pietre preziose, stucchi, gessi dal XVI al XIX secolo, acquistati probabilmente sul mercato antiquariale tra Marche e Roma, essendo la maggior parte delle opere riconducibili stilisticamente a queste aree geografiche del centro Italia. Leggendo l'Inventario Generale del Museo Mosca redatto da Eraclio Vitaliano Turrini nel 1934 si evince che il cofanetto in esame era probabilmente conservato nella sala numero 6, dove erano radunati i più preziosi tra i manufatti di piccole dimensioni, elencati come oggetti in avorio, osso, madreperla e metallo. Relativamente all'acquisizione del pezzo da parte dei Musei Civici di Pesaro si è scelto di indicare genericamente come terminus post quem l'anno di morte della marchesa Vittoria Toschi Mosca (1885), anche se si segnala che fin dal 1877 l'illustre cittadina stilò un testamento in cui lasciava alla città il Palazzo Mazzolari da lei acquistato per collocarvi la propria collezione artistica con l'obbligo espresso di stabilirvi subito un pubblico museo rivolto alla studiosa gioventù (Barletta C.-Marchetti A., 1994)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100205345
  • NUMERO D'INVENTARIO inv., n. I.G.1199
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1800 - 1849

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE