Cristo

croce dipinta, 1309 - 1309

Croce nera con suppedaneo verde su fondo costituito da un drappo teso con finissimi ornamenti geometrici. Terminazioni quadrilobate

  • OGGETTO croce dipinta
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera
  • ATTRIBUZIONI Giovanni Da Rimini (notizie 1292-1336)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Baronzio Giovanni
  • LOCALIZZAZIONE Mercatello sul Metauro (PU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La croce è oggi stata ricollocata in quella che certamente era la sua esatta ubicazione originaria: appesa alla trave che unisce i due pilastri dell'arcone absidale; su ciascuno dei quali è stata scoperta a quattro metri d'altezza una buca che serviva da incastro per la trave di sostegno della croce; inoltre, ottanta centimetri più sotto, furono trovati altri due fori, più piccoli e meno profondi, che servivano di appoggio ai saettoni di sostegno della trave. Nel secolo XVII il Crocifisso fu spostato da un luogo all'altro della chiesa e stette per molto tempo sull'ultimo altare laterale di sinistra, vicino all'ingresso. Poi fu posto in una legnaia, appoggiato al muro e, probabilmente nel secolo scorso, riportato in chiesa e appeso alla controfacciata. Nel 1915 il Venturi lo rivelò, ma l'attribuì al Baronzio. Solo dopo il 1935, anno della mostra riminese, ci si accorse della netta differenza qualitativa tra il Crocifisso e il modesto polittico del Baronzio del 1345 conservato nella Galleria delle Marche di Urbino. L'alta ispirazione ne fa un'opera assai importante della scuola riminese; in essa la presenza e la corporeità delle figure del grande Giotto si stemperano in immagini diafane e sottili, non del tutto esenti da stilemi bizantineggianti. L'incerta lettura dell'iscrizione non rende certa la datazione riferita al 1309 o al 1314. Dopo un primo restauro effettuato all'inizio del XX secolo da De Bacci Venuti a cura del Ministero della Pubblica Istruzione, consistente nella ripulitura e nel consolidamento generale del colore, il Crocifisso fu portato a Firenze e nuovamente restaurato nel 1966. Danneggiata dall'alluvione di quell'anno, dovette subire un nuovo intervento che durò fino al 1971 e comprese la ripulitura, il fissaggio del colore al supporto e l'impermeabilizzazione del legno che fu reso refrattario all'umidità atmosferica
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100153612
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
  • ISCRIZIONI in basso - IOHES PICTOR FECIT HOC OPUS/ FR. TOBALDI (?) M CCC V (?) IIII - caratteri gotici - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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