Arco di Tito. Veduta dell'arco di Tito

stampa stampa di invenzione, 1828 - 1828
Rosi Settimio (notizie Prima Metà Sec. Xix)
notizie prima metà sec. XIX

Figure: figure maschili. Piante: alberi. Vedute: Roma: arco di Tito

  • OGGETTO stampa stampa di invenzione
  • MATERIA E TECNICA carta/ litografia
  • MISURE Altezza: 200 mm
    Larghezza: 210 mm
  • ATTRIBUZIONI Fossati Gaspare (1809/ 1883): disegnatore/ inventore
    Rosi Settimio (notizie Prima Metà Sec. Xix): litografo
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei Civici
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Toschi Mosca
  • INDIRIZZO Piazza Toschi Mosca, 29, Pesaro (PU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La litografia fa parte di una serie di diciotto vedute di monumenti antichi, medievali e moderni di Roma appartenuta alla collezione della marchesa Vittoria Toschi Mosca. La serie completa, costituita da trentanove esemplari, è conservata nell'Archivio Cantonale di Bellinzona in Svizzera e fu eseguita da Gaspare Fossati, architetto, disegnatore e litografo, appartenente ad una famiglia di architetti e incisori di origine ticinese (Morcote), tra il 1828 e il 1831 durante un soggiorno di studio nella capitale, dove si recò dopo aver conseguito il diploma in architettura presso l'Accademia di Belle Arti di Milano. Tali stampe costituiscono la prima cospicua produzione dello stabilimento litografico Dall'Armi, il primo ad essere ufficialmente impiantato a Roma e in Italia (1805) nella persona del litografo Settimio Rosi, con il quale il Fossati collaborò direttamente alla stampa. Per questo motivo, anche se nell'opera in esame non è presente la firma del Rosi, si è ritenuto opportuno indicarlo ugualmente come litografo, anche perchè tale ruolo è esplicitato nelle indicazioni di responsabilità delle altre vedute della collezione Mosca. La serie è documentata da un gruppo di disegni preparatori, schizzi e acquerelli su carta conservati sempre presso l'Archivio Cantonale di Bellinzona. Una precedente attribuzione a Giorgio Fossati indicato come inventore della litografia (Fontebuoni L., 1986 ca.), anch'egli disegnatore e incisore appartenente alla stessa famiglia di artisti di Morcote ma di una generazione precedente, si basava presumibilmente su vecchie attribuzioni registrate nei repertori sull'incisione del XX secolo che non fanno menzione di Gaspare Fossati; l'equivoco può inoltre essere stato ingenerato dalla mancanza del nome di battesimo dell'artista accanto alla firma Fossati, apposta sulle stampe in esame. L'attuale attribuzione è supportata principalmente da una cospicua documentazione conservata nell'Archivio Cantonale di Bellinzona (Canton Ticino) (Donati V. 1958; Palumbo Fossati C., 1970; Pedrini Stanga L., 1992 e 1997). Relativamente all'acquisizione dell'opera da parte dei Musei Civici di Pesaro si è scelto di indicare genericamente come terminus post quem l'anno di morte della marchesa Vittoria Toschi Mosca (1885), anche se si segnala che fin dal 1877 l'illustre cittadina stilò un testamento in cui lasciava alla città il Palazzo Mazzolari da lei acquistato per collocarvi la propria collezione artistica con l'obbligo espresso di stabilirvi subito un pubblico museo rivolto alla studiosa gioventù (Barletta C.-Marchetti A., 1994)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100142448
  • NUMERO D'INVENTARIO inv., n. I.G.3011
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
  • DATA DI COMPILAZIONE 2003
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2003
    2006
  • ISCRIZIONI in basso a sinistra - Fossati del - corsivo -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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