portale maggiore - bottega marchigiana (sec. XIV)

portale maggiore, 1332 - 1332

Portale ad arco a tutto sesto, con forte strombatura, decorato da fitti intagli su un attico aggettante sovrastato da cornici a gronda. I capitelli sono riccamente ornati da motivi raffiguranti foglie di acanto e testine. Il pesante architrave (282x40) grava su due stipiti con capitelli a leoni ed aquile e reca un'iscrizione a caratteri gotici, attestante l'inizio ed il termine dei lavori di edificazione della chiesa. Al di sopra corre una cornice con girali di acanto, interrotta al centro da un bucranio. Sull'architrave compare a caratteri gotici un'iscrizione. Ai lati del portale sono due leoni accucciati, uno dei quali ( a destra) reca fra le zampe un cagnolino. I pilastri aggettanti hanno basi smussate e terminano nei sudetti capitelli. Lo strombo del portale è dato da tre colonnine tortili alternate a due pilastrini a spigoli uscenti da basi dentellate; le colonnine hanno decorazioni varianti in spigoli, spire ed ovoli

  • OGGETTO portale maggiore
  • MATERIA E TECNICA pietra/ scultura
  • LOCALIZZAZIONE Visso (MC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Dopo la ricostruzione della Collegiata di S. Maria con l'abside orientata verso levante, ci si avvide dell'impossibilità di aprire una vera facciata ad occidente a causa delle pendici del colle della Concezione che impedivano la sistemazione del sagrato. La soluzione adottata (che aveva già trovato impiego presso alcune chiese toscane, cfr. San Giovanni fuorcivitas a Pistoia) completò la decorazione della facciata laterale che assurse così a dignità di facciata principale. Il portale maggiore fu costruito in quest'ottica, contemporaneamente all'abside poligonale, impiegando maestranze locali di pietraioli vissani, secondo l'interpretazione del Fabbi (cfr. bibl.), da Diodato Romano, già attivo nell'edificazione del portale del Duomo di Teramo (1332); tale attribuzione sarebbe avallata dalla presenza della sigla P.D. incisa nei filetti degli intercolumni di sinistra, che adeguatamente interpretata, corrisponderebbe alle iniziali del suddetto. La dovizia di ornati, secondo Fabbi, dimostrerebbe anche la particolare ricercatezza degli autori "non immuni da bizzarrie abruzzesi" (Fabbi 1965, p. 103)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100104400
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
  • DATA DI COMPILAZIONE 1980
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sull'architrave - IN DEI NOMINE AMEN. OPUS NOVUM PRESENTIS ECCLESIAE/ IN HONOREM BEATE MARIE VIRGINIS INCERPTUM FUIT PER COMMUNE VISSI/ SUB ANNIS DOMINI M CCC XXIIII ET COMPLETUM ANNO DOMINI MCCC XXXII - lettere capitali -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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