Allegoria della Vittoria come donna vestita all'antica
Imponente complesso monumentale a base quadrata con scalinata di accesso. Il primo livello, quadrangolare, è in pietra arenaria e vi si accede tramite tre gradini. La parte alta è costituita da un parallelepipedo in travertino al cui apice è collocato un braciere in pietra con fiaccola. I quattro angoli sono raccordati ornati da colonnine in travertino. La facciata principale della stele vede un’ara in pietra sormontata da una stata bronzea raffigurante la vittoria alata che sorregge una corona di alloro; la struttura è sormontata da un altorilievo con riprodotta una bilancia simbolo del Comune di San Giustino. In basso ai lati dell’altare troviamo raffigurate due spade sormontate da festoni di alloro, entrambe in pietra. Nel lato destro è presente un medaglione in bronzo con la scritta “Patria” sormontato da un altorilievo raffigurante un elmetto ed un secondo disco in bronzo con rappresentata un’aquila ad ali aperte. Nel lato sinistro è presente un medaglione in bronzo con la scritta “Gloria” sormontato da un altorilievo raffigurante un elmetto ed un secondo disco in bronzo con rappresentato un giglio. Nel lato posteriore troviamo un medaglione. Il monumento è caratterizzato da efflorescenze non gravi; nel basamento insiste invece degrado del tipo patina biologica
- OGGETTO monumento ai caduti a stele
-
MATERIA E TECNICA
bronzo/ fusione
pietra arenaria/ bocciardatura
travertino/ scultura
-
ATTRIBUZIONI
Vittorio Paron (sec. Xix-xx): architetto
- LOCALIZZAZIONE Piazza IV Novembre
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La prima documentazione a proposito di un ricordo marmoreo per le vittime della guerra si ha nel 1921 quando viene proposto dal laboratorio scultoreo di Carrara un disegno per un altare in marmo. Nel 1922 viene creato appositamente un Comitato per l'erezione di un monumento ai caduti che, di concerto con l'Associazione mutilati e invalidi di guerra, decide per la creazione di un vero e proprio monumento di cui demanda il progetto all'architetto Vittorio Paron, tecnico dell'ambiente romano. Da febbraio a settembre del 1923 si procede con il reperimento dei fondi presso enti, tramite private donazioni e lotterie per dare inizio ai lavori veri e propri - ne danno testimonianza i documenti a proposito delle paghe per gli scalpellini e dei trasporti di travertino dalle Serre di Rapolano (SI) attraverso la ferrovia da Asciano a San Giustino-. Il marchese Giulio Bufalini, nel 1923, cede il terreno individuato per la costruzione del monumento a titolo gratuito. Troviamo testimonianza di corrispondenza tra l'Architetto Paron e il Sindaco a poroposito di una figura bronzea già esistente da acquistare, soluzione poi abbandonata in favore della fusione nel 1931 di una donna allegoria della vittoria alata, che nel 1933 viene collocata nella parete frontale. Nel settembre 1934 viene inaugurato il monumento con cerimonia cittadina
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000196158
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
- DATA DI COMPILAZIONE 2015
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2016
- ISCRIZIONI base/ a destra - PATRIA - maiuscolo - a incisione - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0