monumento ai caduti, opera isolata di Mancia Renato (attribuito) (sec. XX)
monumento ai caduti
1925/07/04 - 1925/07/04
Mancia Renato (attribuito)
Trevi, XX secolo
Il monumento si compone di un’alta scogliera, in cima alla quale sostano due aquile in bronzo atteggiate come al termine di un lungo volo. Una grande targa, pure in bronzo, mostra Don Bosco in mezzo ad uno stuolo di ragazzi. Ai piedi della scogliera un fante, in bronzo, con bandiera, in atteggiamento di richiamo e di incitamento. Nella parte superiore della targa con i nomi sono presenti lo stemma sabaudo e quello del comune di Trevi
- OGGETTO monumento ai caduti
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MATERIA E TECNICA
Bronzo
PIETRA
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ATTRIBUZIONI
Mancia Renato (attribuito): scultore
- LOCALIZZAZIONE giardino
- INDIRIZZO Via Lucarini, Trevi (PG)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Sull'onda lunga dei sacrifici, degli eroismi e della vittoria della prima guerra mondiale, nel 1925 fu eretto questo monumento agli ex allievi di Don Bosco, caduti nel conflitto. "Aveva nel frattempo preso vita un comitato per l'erezione di un monumento agli ex allievi del Collegio Lucarini morti in guerra. Presiedeva il comitato l'ex allievo, medaglia d'argento Carlo Zappelli trevano, professore al liceo di Foligno (del quale sarà in seguito lungamente preside), consigliere comunale, presidente della locale Sezione dell'Associazione Combattenti. L'azione del comitato fu veramente incisiva, tanto che il 4 luglio dello stesso anno 1925 il monumento poté essere inaugurato con solenne cerimonia e larghissima partecipazione di autorità e di popolo, nonché di ex allievi convenuti da ogni parte. Il monumento si compone di un'alta scogliera, in cima alla quale sostano due aquile in bronzo atteggiate come al termine di un lungo volo. Una grande targa, pure in bronzo, mostra Don Bosco in mezzo ad uno stuolo di ragazzi; nella parte superiore della targa una croce e gli stemmi d'Italia e di Trevi; nel margine inferiore la scritta 'Dio e Patria'. Ai piedi della scogliera un fante, in bronzo, con bandiera, in atteggiamento di richiamo e di incitamento""Il monumento è opera dello scultore trevano, ex allievo del Lucarini, comm. prof. Renato Mancia, lo stesso che collaborò al monumento ai Caduti del Comune. Renato Mancia, di solida base scientifica, si formò in gioventù alla scuola dei fratelli Riccardi, trevani, illustri antiquari. Deve la sua notorietà in campo nazionale anche come dirigente dei Laboratori di Ricerche Scientifiche dell'Accademia Nazionale del Restauro, creati dallo stesso prof. Mancia, poi passati nel 1941 al Ministero dell'Educazione Nazionale. Ebbe i suoi primi laboratori ad Assisi e a Lugano. E' autore di diverse pubblicazioni sull'arte del restauro" (da Zenobi, Carlo, 1987, Storia di Trevi dal 1746 al 1946, Todi, Arquata, p. 353. Carlo Zenobi, avvocato, ex allievo del Collegio Lucarini, per lunghi anni segretario e animatore dell'Unione ex allievi di Trevi, è la memoria storica del XX secolo a Trevi)All'atto dell'erezione del monumento c'era soltanto la prima lapide in travertino. L'elenco inizia con il Capitano Loreto Starace di Castellammare di Stabia, che conferma come già dai primissimi anni della gestione dei Salesiani il Collegio Lucarini fosse noto e apprezzato ben oltre i confini regionali. Loreto Starace fu un magnifico esempio di cattolico impegnato, come si direbbe oggi. Nella sua breve e intensissima vita a Napoli, in Francia, Inghilterra, Canada e Stati Uniti, si prodigò in innumerevoli opere di straordinario apostolato e di autentica carità cristiana. Scoppiata la Guerra Mondiale, partendo per il fronte dichiarò: "Vado a versare il mio sangue non solo per formare un'Italia più grande e più forte, ma specialmente perché divenga più nobile e più pura". Frase che è sintetizzata sulla base del nostro monumento. In 50 giorni di guerra fu decorato con due medaglie d’argento e una di bronzo e fu promosso al grado di Capitano per meriti di guerra. "Il suo corpo riposa attualmente nel santuario del S. Cuore in Scanzano di Castellammare di Stabia, in attesa che venga elevato agli onori degli altari". (http://www.torreomnia.com/religione/loreto_starace/set_frame_starace%20.htm) La seconda lapide, intitolata ai "caduti del dovere" fu eretta con altrettanto solenne cerimonia il 29 dicembre 1930. Commemora i militari caduti in tempo di pace e tra i primi vi figurano due avieri. Il capitano Leopoldo Eleuteri, ingegnere, decorato con tre medaglie d’argento e con la Croce di guerra figurava nella gloriosa lista dei 42 Assi italiani. Morì il 19 gennaio 1926 a Furbara mentre collaudava un nuovo aereo. http://www.theaerodrome.com/aces/italy/eleuteri.html http://www.comune.castel-ritaldi.pg.it/MEDIACENTER/FE/CategoriaMedia.aspx?idc=178&explicit=SI
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000176973
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Umbria
- DATA DI COMPILAZIONE 2012
- ISCRIZIONI In un masso ai piedi del monumento - AI COMPAGNI CADUTI PER UN' ITALIA PIU' GRANDE E PIU' PURA GLI EX ALLIEVI DEL COLLEGIO LUCARINI 4 LUGLIO 1925 Cap.no Loreto Starace di Castellammare di Stabia, Cap.no Nevi Raffaele da Montecastrilli, Ten.te Marcelloni Alessandro da Trevi, S. Ten. Riccardi Augusto da Trevi, S. Ten. Marrone Gregorio da Castel Ritaldi, S. Ten. Gradassi Filippo da Campello, S. Ten. Ciarletta Giuseppe da Scanno, S. Ten. Lattanzi Carlo da Ripa Fognano Alto, Cap. Magg. Pagliochini Paolo da Trevi, Cap. Magg. Maggiolini Guglielmo da Trevi, Cap. Magg. Brunori Bruno da Campello, Sold. Ferappi Celso da Foligno, Sold. Menicucci Persi Marcello da Vitorchiano, Sold. Di Giacomo Giuseppe da Trevi. Caduti del dovere Cap.no Leopoldo Eleuteri, aviere, Serg. Magg. Elio Stemperini, aviere, Cap.no Antonio Drammis, S.Ten. Giorgio Pollera - capitale romana - a caratteri capitali - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0