Cristo crocifisso tra i Santi Florido e Amanzio
dipinto
1640 - 1660
Cittadini Carlo (notizie 1608-1661)
notizie 1608-1661
Personaggi: Gesù Cristo; S. Amanzio; S. Florido; angelo. Architetture: Città di Castello
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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ATTRIBUZIONI
Cittadini Carlo (notizie 1608-1661): Autore
- LOCALIZZAZIONE Città di Castello (PG)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Già il Titi (1886 e 1708) indica il dipinto della Cappela Pizzotti opera di 'Carlo Milanese', ovvero Carlo Cittadini, "effigiato con buon gusto e diligente maniera". L'indicazione è poi ripresa dal Mancini (1832) e dal Magherini Graziani (1897), quest'ultimo indicando lo pseudonimo 'Nuvolone' e la data di nascita e di morte, 1608-1661. Il pittore viene anche ricordato come 'Milanese', appellativo che il fratello Pierfrancesco Cittadini lasciò in eredità a Carlo, ai figli e nipoti, suscitando così talvolta confusione. Il pittore milanese di nascita ma bolognese di adozione, è ricordato dal Malvasia (1686) molto lento nel dipingere e succesivamente dall'Orlandi (1719) seguace del classicismo di Guido Reni nel quarto decennio del 1600. Carlo Cittadini è presente con il fratello Pierfrancesco e al pittore lorenese Jan Boulanger nella decorazione del castello di Sassuolo destinato a residenza estiva di Francesco I, duca di Modena, le cui ambizioni culturali determinarono una nuova fase dell'arte estense dopo la fine della terribile pestilenza del 1630. Si ricordano attivi a partire dal 1650 nella decorazione della splendida Galleria di Bacco per le parti figurali e floreali, dove intorno alle storie di Boulanger i due fratelli milanesi dipinsero festoni di frutta e di fiori nei quali si afferma un gusto naturalistico che contrasta con il contesto aulico in cui le decorazioni sono inserite. Pierfrancesco Cittadini era uno specialista di questo genere tanto che lo stesso Francesco I aveva quattro nature morte nel palazzo di Sassuolo databili alla metà del secolo. Il pittore, infatti, formatosi nella cultura lombarda caratterizzata da una profonda attenzione e sensibilità al vero, mantenne sempre una visione accostante ai dati della natura, temperandola semmai con una tendenza alla descrizione più minuziosa di matrice fiamminga. Fu colui che introdusse alla corte modenese la moda della ghirlanda naturalistica, elemento decorativo miniaturizzato e impreziosito nella creazione di un 'continuum' visivo tra realtà e sogno, tra le finte architetture e le sontuose ghirlande di fiori e frutta. Carlo Cittadini è indicato dallo storico Armando Pellicciari (1994), autore degli affreschi nell'abside della chiesa di San Tommaso al Mercato a Bologna (San Tommaso trafitto dal manigoldo e L'arcangelo Gabriele calpestante il demonio con angeli), dove sono conservate anche due tele del pesarese Simone Cantarini e un Cristo Portacroce per una portella di tabernacolo di Pierfrancesco Cittadini. Analogie sono state notate tra l'abbigliamento e il capo del Santo a destra (S. Amanzio) dell'opera in esame, e la testa di San Lorenzo nell'opera di Pierfrancesco Cittadini nell'omonima chiesa di Bologna, con un'espressività fortemente ispirata, di stampo dichiaratamente reniano, rara opera di 'figura' e di soggetto sacro eseguta prima della sua conversione alla pittura di paese e di natura morta nella seconda metà del quinto decennio del secolo. La presenza dell'artista Cittadini a Città di Castello è forse da spiegare con la mobilità dei prelati che sicuramente ha avuto riflessi sulla committenza e sullo scambio culturale ed artistico fra le varie zone dello Stato della Chiesa
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000148498
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0