Calice centinato, lavorato. Piede impostato su bordino modanato, corpo del piede leggermente rigonfio, quadripartito in settori triangolari, uguali a coppie: due sbalzati con motivi a volute affrontate decorati nel punto d'incontro da conchiglie di due misure e, verso il collo da una campanula; gli altri due con motvi floreali. Il fondo è reso scabro da una fitta puntinatura. Altre decorazioni consistono in corti festoni. Nodo piriforme, a sezione triangolare, raffozato negli spigoli sagomati da un doppio listello; facce con cornice a doppia profilatura, decorate al centro da un motivo ricurvo. Sottocoppa quadripartito, con facce sbalzate: due a conchiglia, due a cartella con scudo toneggiante bombato, liscio, inquadrato entro due volute affrontate per le parti concave. Coppa svasata, slabbrata, parzialmente dorata

  • OGGETTO calice
  • MATERIA E TECNICA argento/ sbalzo/ cesellatura/ battitura/ doratura
  • ATTRIBUZIONI Teoli Francesco Ii (1730/ 1782): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Magione (PG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il punzone viene classificato coi numeri 277 e 1019 dal Bulgari (1974): corrispondono a quello di Francesco II Teoli (1730-1782) che lo utilizzò dal 1762 sino all'anno della morte, quando ne venne titolare la moglie che lo detenne sino al 1786. Punzone di garanzia illeggibile
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000135542
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1972
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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