Madonna con Bambino e Santi Florido e Filippo Benizi e angeli
dipinto,
Chialli Vincenzo (1787/ 1840)
1787/ 1840
Personaggi: Madonna; Gesù Bambino; angeli; S. Filippo Benizi; S. Florido. Attributi: ( Madonna) veste rossa; ( Gesù Bambino) ramoscello verde; ( S. Filippo) saio nero; chierica; ( S. Florido) piviale; mitria; barbe bianca. Paesaggi: case; torri; campanili
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Chialli Vincenzo (1787/ 1840): esecutore
- LOCALIZZAZIONE Città di Castello (PG)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto è opera del pittore Vincenzo Chialli, protagonista insieme a Vi ncenzo Barboni, Crescenziano Roti e Giovan Battista Polenzani della scena artistica tifernate della prima metà dell'Ottocento. Egli è l'unico tra i pittori nati a Città di Castello in questo periodo ad aver avuto successo anche al di fuori del ristretto ambito provinciale. La sua vita e la sua a ttività artistica sono ben documentate grazie alle numerose biografie pubb licate di cui la più importante è quella scritta dal Gherardi Dragomanni n el 1841, testo che ha permesso di ricostruire nei dettagli la vita del pit tore.Tra il 1824 e il 1825 egli dipinge, su commissione della Confraternit a di Santa Maria delle Grazie per la chiesa dei Padri Serviti il dipinto i n oggetto come anche ricordato dal Sonetto a lui dedicato nel 1825 e poi d al Mancini nel 1832. Nel quadro è raffigurato il Vescovo San Florido e San Filippo Benizi entrambi inginoccchiati dinanzi alla Vergine seduta tra le nubi in alto con il Bambino in braccio e circondata da due angeli genufle ssi. I due personaggi inginocchiati stanno invocando la protezione della V ergine per allontanare la tempesta da Città di Castello ed infatti il pitt ore ha riprodotto una veduta della città in basso tra le figure dei due S anti, e date le modeste condizioni di conservazione del dipinto è appena r iconoscibile nei suoi tratti essenziali. La composizione del quadro si art icola su due piani, il primo terreno occupato dai due Santi ed il secondo quello celeste dominato dalla figura della Vergine, tipologia già utilizza ta dal Chialli in un'altra pala d'altare quella eseguita nel 1820 per la c hiesa di Sant' Agostino. Questo dipinto è lodato per " l'intelligenza ed e sattezza del disegno, il colore e la disposizione delle tinte; la morbidez za delle carni: la condotta franca delle pieghe, il gioco della luce vibra ta ed insieme armoniosa..." (Mancini, 1832). In effetti il dipinto è in li nea con il gusto del tempo vagamente accademico e purista, con continue ci tazioni minardiane, come nei due angeli genuflessi, o vaghi richiami raffa elleschi come nelle figura della Vergine, che è una rielaborazione della M adonna del Cardellino, quadro che il Chialli può aver ammirato durante il suo viaggio fiorentino del 1823-24. Il 'Purismo' di Chialli è del tipo par ticolare in quanto più che legato all'imitazione dei primitivi come lo era quello dei Nazzareni, si ispira ai grandi del Rinascimento italiano, quin di non soltanto al Raffaello prima della 'Disputa' ma anche a quello più c lassico del periodo romano
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000075872
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
- DATA DI COMPILAZIONE 1999
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0