Profeta e Dottore della Chiesa
dipinto,
Gagliardi Bernardino (1609/ 1660)
1609/ 1660
Personaggi: profeta; dottore della chiesa. Attributi: ( dottore della chie sa) pibiale; aureola; libro; ( profeta) libro
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Gagliardi Bernardino (1609/ 1660): esecutore
- LOCALIZZAZIONE Città di Castello (PG)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto fa parte del complesso decorativo che decora le lunette dell'Or atorio, riferito dalla storiografia locale (Andreocci, 1829; Mancini, 1832 ; Mannucci,1878) opera di Bernardino Gagliardi (Città di Castello 1609 - P erugia 1660), pittore tifernate tra i più prestigiosi della pittura umbra e romana del suo tempo. Operò a lungo a Roma dove nel 1656 fu eletto princ ipe dell'Accademia di San Luca acquistando fama e ricchezza in quanto ebbe incarichi prestigosi da committenti illustri quali il Barberini, i cardin ali Fabio Chigi e Fabrizio Veralli Spada, Carlo Emanuele I di Savoia, l'am basciatore francese Alphonse de Richelieu, fratello del cardinale, che lo stimava tanto da volerlo condurre in Francia. Frequentò la bottega di Avan zino Nucci ma la sua pittura, nonostante i numerosi viaggi e l'adesione a i modi 'colti' del classicismo reniano, "resta connotata da un tono sostan zialmente anedottico e riduttivo, stilisticamente bloccata in una sorta di impaccio formale" (Barroero). A volte poi l'imitazione delle maniere si s pinse fino alla copia vera e propria tanto da essere esercitazioni 'a la m aniere de' come il "Martirio di Sant'Agata" (Perugia, Vescovado), contrass egnata da un luminismo caravaggesco. A Perugia aprì anche una scuola pubbl ica di pittura che ricevette molti consensi e fu frequentata anche dal Mon anini, scuola che avrà una corrente continutà fino al primo Settecento con Giacinto Boccanera (RU2). Il Casale (1984) afferma poi "che il meglio del la prolifica produzione del Gagliardi non è da ricercare nelle pale d'alta re, generalmente impettite e inamidate da preoccupazioni classiciste, ma n elle "storie" che arricchiscono cappelle, oratori, chiostri. Libero da pre occupazioni di "decoro" il professore cede il posto al narratore che liber a una vena fresca ed arguta, attento anche a notazioni ambientali e d'ared amento. La commissione ad eseguire i dipinti dell'Oratorio gli arrivò nel 1641 dalla Compagnia della Madonna delle Grazie, lavoro che terminò nel co rso del 1643. Eseguì a fresco le lunette "che attorno vi girano e della Ma donna vari fatti rappresentò...; quindi nei voltoni che al di sopra della volta a ciascuna di dette lunette corrispondono diversi Profeti lavorò, e Profetesse con motti, e sentenze approppriate a Nostra Signora; e fra le f inestre i quattro Evangelisti e i quattro Dottori della Chiesa. Finalmente in mezzo al voltone di un gran medaglione di dorati stucchi ornato, e di puttini che scherzano colorì un'Assunta con gloria d'angeli...una delle pi ù magnifiche opere del Gagliardi...(ma) la più sfortunata" in quanto quest e, tranne le lunette di destra e di sinistra "a terra gettate furono dal t erremoto del 1789" (Mancini, 1832). Aveva eseguito anche il dipinto per l' altare maggiore raffigurante "la Purificazione di Maria Vergine: uno de' p iù belli ed istudiati dipinti ch'ei facesse mai" (Mancini). Da qui venne p oi trasferito in Cattedrale e sistemato in una delle cappelle laterali da dove però venne trafugato (Mancini). Il Gagliardi poi, sempre secondo il M ancini, dipinse nel timpano del detto altare un "Dio Padre" tuttora esiste nte "e due altri quadri che tutta la facciata riempivano" forse anche ques ti perduti con il sisma del 1789. L' affresco è inserito in una lunetta ai lati di una finestra
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000075850
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
- DATA DI COMPILAZIONE 1999
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI nel libro a sinistra - "COMPLEMENTUM DIVINAE OMNIPOTENTIAE" - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0