San Francesco d'Assisi in orazione davanti al crocifisso

dipinto, 1640 - 1660

Cornice rettangolare dorata con battuta a motivi vegetali; modanatura a gola diritta e fascia a torciglione; profilo a toro. Dipinto con san Francesco inginocchiato davanti al crocifisso disteso a terra in primo piano e, accanto, il libro aperto. Sullo sfondo, a sinistra, frate Leone con la testa appoggiata su una mano. Dietro alle figure, paesaggio collinare attraversato da un fiume

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ doratura
    tela/ pittura a olio
  • MISURE Profondità: 6.5 cm
    Altezza: 117 cm
    Larghezza: 135.5 cm
    : 96 cm
    : 115.5 cm
  • AMBITO CULTURALE Bottega Italia Centrale
  • ATTRIBUZIONI Lauri Filippo (attribuito)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Pittore Baroccesco
  • LOCALIZZAZIONE San Giustino (PG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE NSC (1996): Nell'elenco dei quadri esistenti nella galleria del sig. Marchese Bufalini in Città di Castello, manoscritto redatto da Elia Volpi nel 1901 e conservato senza collocazione nell'archivio del castello, al n. 80 è descritto un dipinto raffigurante "San Francesco che fa orazione", di cm 117 x 95, attribuito a Filippo Lauri e stimato L. 20. La perfetta corrispondenza delle dimensioni del dipinto e del soggetto spinge ad identificare questo quadro con quello descritto dal Volpi. Dal punto di vista stilistico si notano caratteri caravaggeschi, riscontrabili nei giochi di luci ed ombre che definiscono le immagini ed una attenzione per la resa naturalistica del paesaggio. Sappiamo che il Lauri fu allievo di Angelo Caroselli dal 1637 al 1652, il quale era un imitatore di Caravaggio. La somma di questi elementi porterebbe ad accettare l'attribuzione proposta da Volpi, collocando l'opera nella prima fase dell'attività del pittore. Un più attento esame potrà comunque essere fatto dopo un ripulitura del dipinto. La cornice è meccata, di epoca posteriore. NSC (2015): Il dipinto è ritenuto di pittore baroccesco della fine del sec. XVI da Falcidia G., Sapori G. (1987). Bacoccoli R. (2012), sulla base della scheda Rosi A. (1996), attribuisce il dipinto a Filippo Lauri, eseguito nella prima metà del sec. XVII. Sulla base di questi dati la datazione più corretta è da spostarsi alla metà del sec. XVI, essendo nato il pittore nel 1623 ed avendo terminato l'alunnato nel 1652. L'opera può identificarsi, per la presenza del frate, probabilmente Leone, con il miracolo delle stigmate alla Verna, mentre Francesco è inginocchiato in orazione davanti al crocifisso, prima del miracolo. Infatti il Santo non presenta ancora i segni delle stigmate. La cornice è assegnabile alla seconda metà del sec. XVIII, prodotto di bottega dell'Italia centrale ed eseguita probabilmente per volontà del cardinale Giovanni Ottavio Bufalini quando compose la propria galleria di opere d'arte per il palazzo di Città di Castello, luogo di provenienza del dipinto. La cornice fa parte, infatti, di un gruppo di otto cornici di uguale fattura ma di misure diverse, in base al dipinto che andavano a racchiudere, esposte nella Camera di Prometeo (sala n. 17)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000066373
  • NUMERO D'INVENTARIO 330
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello Bufalini - San Giustino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1996
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2015
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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