Ritratto di Furore Bufalini

dipinto, 1700 - 1700

Dipinto di formato ovale racchiuso in cornice a volute vegetali realizzate a giorno con sviluppo simmetrico e terminanti in una cimasa a palmetta

  • OGGETTO dipinto
  • MISURE Altezza: 15.5 cm
    Larghezza: 31.5 cm
    : 12 cm
    : 23 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Tifernate Bottega Europa Centrale
  • LOCALIZZAZIONE San Giustino (PG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE NSC (1994): Il ritratto fa parte di una serie di 37 piccoli dipinti ovali in rame, provvisoriamente collocati nella camera da letto della torre, al secondo piano, ma originariamente ubicati nell'attigua sala degli stucchi (stanza n. 8). Si tratta di una serie di opere, stilisticamente piuttosto omogenee, non importanti da un punto di vista della qualità, ma interessanti per i soggetti che raffigurano ritratti o di membri della famiglia Vitelli o di membri della famiglia Bufalini. Attualmente i dipinti si trovano nel deposito. NSC (2015): Falcidia G., Sapori G. (1987) assegnano ai secc. XVIII-XIX 36 piccoli ritratti su rame; Bacoccoli R. (2012), in base alla scheda Rosi A. (1994), riporta il numero di 37 ovati e li assegna alla fine del sec. XVIII; Rossi G. (2015), in occasione della mostra "Donne svelate", riconduce ad ambito tifernate l'autore dei dipinti, realizzati nel 1700 su commissione di Filippo I Bufalini con l'intento di rappresentare gli antenati illustri della famiglia. Le cornici in cui sono inseriti sono invece di bottega dell'Europa centrale. Nella galleria dei ritratti della torre maestra (sala n. 106), ambiente che dà accesso alla camera da letto, già appartamento di Filippo I, rimangono presso i quattro angoli le decorazioni in stucco a forma di fiocco (dieci per angolo) sotto le quali erano appesi i piccoli dipinti. Ne consegue che tali decorazioni e i dipinti furono concepiti in un progetto unitario e realizzati in epoca vicina. Il pittore del gruppo di dipinti è il medesimo. Il personaggio ritratto è Furore (o Furius), considerato il capostipite leggendario della famiglia Bufalini. Esistono numerose versione delle origini della famiglia, una di queste ricorda un cavaliere romano militante in Germania che avrebbe ucciso un mostro, metà orso e metà bufalo, responsabile di continue stragi in Boemia. Ne avrebbe tagliata la testa e ottenuto così l'arme con testa di bufalo e per premio tutto il territorio che fosse riuscito a percorrere di corsa in un giorno. Sarebbe così nato il principato dei Prenestein. Un cadetto sarebbe giunto a Roma ed eletto senatore al tempo di San Bernardino da Siena (Mercati E., Giangamboni L., 2001). La seconda iscrizione a tergo del dipinto sembra favorire un'altra versione della leggenda che individua in Furore il capostipite vissuto nel 1070 e padre di Guido Godolo, in base ad un documento conservato nell'archivio Bufalini (Mercati E., 1997)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000066238
  • NUMERO D'INVENTARIO 254
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello Bufalini - San Giustino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1994
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2015
  • ISCRIZIONI in basso su un cartiglio - Q. FURIUS SEU FUROR QUI IN BOEMIA/ URSOBUBAL MO(N)STRO VORATR: CERVI/ AMPUT: IPSA: GE(N)TIL: ROSA IN ST/ (S?)G SUBPOS ET FUR: CO.../ DN: BUB: ADDII - autore dipinto - corsivo - A GRAFFITO - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1700 - 1700

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE