Gloria di Angeli musicanti

dipinto,

Personaggi: putti; angeli. Attributi: ( putti) ali; ghirlande; fiori; ( angeli) strumenti musicali

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Pacetti Giovanni Battista Detto Sguazzino (1593/ 1670 Ca): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Città di Castello (PG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'affresco della volta è ricordato dalla storiografia locale come opera di Giovan Battista Pacetti detto lo Sguazzino, pittore tifernate, controriformista, con ricordi tardo-quattrocenteschi e di primo '500 che però insieme al Camassei, al Cerrini, al Martelli, cerca di superare lasciando indietro l'idioma realista e provinciale per approdare al nuovo linguaggio seicentesco e classico. Così a volte si esprime in un modo più ingenuo ma forse in fondo più originale e sincero facendo emergere appieno la su personalità, l'autenticità e la vivacità espressiva. La Sarteanesi (1980-81) sistemando il catalogo del pittore tifernate ha circoscritto la sua vita in un arco di tempo compreso tra il 1593, anno di nascita che risulta dai Libri Battesimali della Cattedrale cittadina, e il 1667, quando ultimò le lunette affrescate per il chiostro di S. Domenico sempre a Città di Castello. Esaminando poi gli Atti Capitolari del 1600 alla studiosa risulta che dopo il 1670 non si ha più traccia dell'attività del Pacetti che probabilmente morì di lì a poco. L'affresco fu eseguito con ogni probabilità dopo il 1630, anno in cui risulta dagli Atti Capitolari, che il Gonfaloniere Giovan Battista Ranucci, chiese di poter dotare e ornare di pitture una cappella, dando l'incarico al pittore tifernate che eseguì oltre alla volta anche il dipinto centrale e quelli alle pareti laterali. Già il Titi (1686) lo ricorda per gli "angioletti e puttini che sono di tutta vaghezza", ripreso poi dal Certini (1725) e dal Mancini (1832) che giudica il lavoro "nulla di più difficile ed al tempo stesso di più bravamente eseguito" soprattutto per il "rigoroso sott' in su in cui molti de'medesimi (angeli) sono stati espressi ... sì eccellentemente tirati che sembrano sfondarne per così dire la volta"
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000065634
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1997
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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