San Giovanni Evangelista
dipinto
1926 - 1926
Conti Giovanni Battista (1878/ 1971)
1878/ 1971
Albani Alberto (notizie Secc. Xix-xx)
notizie secc. XIX-XX
Carlucci Alfredo (notizie Secc. Xix-xx)
notizie secc. XIX-XX
S. Giovanni con tunica verde e mantello rosso è colto di prospetto con il 1ibro aperto sulla destra mentre dall' altra parte appare l'aquila con le ali dispiegate e un mostro
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
intonaco/ pittura a tempera
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ATTRIBUZIONI
Conti Giovanni Battista (1878/ 1971)
Albani Alberto (notizie Secc. Xix-xx)
Carlucci Alfredo (notizie Secc. Xix-xx)
- LOCALIZZAZIONE Assisi (PG)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE I pennacchi della cupola centrale furono originariamente dipinti con gli Evangelisti da Fra Emanuele da Como (1625-1701) entro il 1660 e già nel 1697 erano assai sciupati a causa di infiltrazioni di acqua; infatti in quell'anno il Granduca di Toscana, nella sua visita, concesse ai frati un'elemosina al fine di rinnovare quelle pitture (P. Bagatti, Fra Emanuele da Como pittore francescano, in "Miscellanea francescana", XXXIV, Fasc. IV, 1934, p.298; P. Antonio D'Orvieto della Provincia Serafica Riformata dell'Umbria, o d'Assisi, Perugia, 1717, pp.163-164; Bracaloni, Todi 1943, p.230). Ciò è confermato anche da testimonianze fotografiche conservate nella Biblioteca della Chiesa Nuova (Vedi Allegato). Nel 1926, dopo una scialbatura totale della Chiesa, per decorare i pennacchi della cupola si chiamò il pittore romano Giovan Battista Conti che vi dipinse lo stesso soggetto: egli fu impresario e direttore dei lavori di restauro iniziati l'anno prima. Il 15 settembre 1926 per gli Evangelisti furono pagate £ 4.000 e per la loro parte architettonica furono pagate ai pittori Albani Alberto e Carlucci Alfredo £ 200 (Descrizione.. 1926). Queste tempere testimoniano come ancora nel primo '900 vi fossero pittori come il Conti, attestati su posizi6ni accademizzanti, che ci ricordano le figurazioni chiesastiche del secondo '800, come quelle che il decoratore Alessandro Venanzi eseguì per la Chiesa Cattedrale di S. Rufino sempre in Assisi. Nonostante ciò queste quattro composizioni si distinguono per un toccante e fresco naturalismo, per evidenza di movimento, luci radenti e colori vivi, probabile influenza della tendenza art decò in pieno corso
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000043699
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
- DATA DI COMPILAZIONE 1980
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0