mostra d'altare, insieme di Lorenzi Giovanni Fabrizio (attribuito) (sec. XVII)

mostra d'altare,

La mostra è sorretta da una alto basamento con ai lati due coppie di plint i dipinti. Separati dai plinti tramite una cornice a gola rovescia sono qu attro dadi di cui quelli interni decorati con un fregio di volute. Questi ultimi sono uniti da una predella con decorazioni floreali dipinte; questa sorregge la pala d'altare posta entro una cornice di forma mistilinea, de corata ai quattro vertici da rosoni, in basso da un cartiglio serrato tra due volute e in alto da uno specchio con volute a rilievo. A fianco sono d ue colonne dipinte con capitelli compositi sormontati da un dado scanalato , nel primo terzo con decorazioni floreali nella parte restante. Le colonn e sono fiancheggiate da due lesene decorate a finto marmo con capitelli co mpositi. La trabeazione è costituita da una piattabanda decorata da un fre gio di corone vegetali, includenti una tabella di forma mistilinea con isc rizione dipinta, e da una cornice a dentelli. La mostra si conclude in un fastigio costituito da un frontone spezzato che reca nel timpano un dipint o inserito in una cornice modanata. Due lesene sorreggono una trabeazione ad arco ribassato con la vertice due volute, collegata alla parte sottosta nte con due volute schiacciate

  • OGGETTO mostra d'altare
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ doratura
    Ottone
  • ATTRIBUZIONI Lorenzi Giovanni Fabrizio (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Assisi (PG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il 2 maggio 1660 Lattanzio Sermattei, canonico della Cattedrale, ed il tod ino Giovanni Fabrizio Lorenzi stipularono presso il notaio Barbarossa un c ontratto per la costruzione della mostra di un altare dedicato a S. Gaetan o. Il Lorenzi si impegnava a portare a terminre entro tre mesi a partire d al 1 giugno "ornamenta lancitum cum columnis aliys neessaris pro econa", p rendendo a modello, almeno per il vano che doveva contenere la pala, l'alt are di S. Lorenzo. Lattanzio Sermattei, a sua volta, si impegnava a fornir e al Lorenzi il legname occorrente ed un alloggio; il compenso pattuito er a di 60 scudi. A giudicare l'opera era chimato Giacomo Giorgetti (F. Barba rossa, 1660, XVIII, c. 122r e v.). Il lavoro doveva essere completato nel 1664, come ricorda una lapide eretta in onore di Lattanzio Sermattei nel 1 720. Per notizie su questo personaggio, il cui nome è legato ad altre oper e nella chiesa. L'altare, che è ricordato in un inventario del 1733 pur pr esentando un gusto tipicamente seicentesco nella decorazione nella decoraz ione fitomorfa delle colonne, si distacca, per compostezza e linearità di stampoi classicistico, dalle esuberanti emanierate mostre succesisvamente realizzate dal Silva. Sull'attività di Giovanni Lorenzi non si hanno ulter iori notizie
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000006642-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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