Studio per le donne senesi che lavorano alle fortificazioni durante il tempo dell'assedio e studio per storia romana. interno con figure

disegno,

Foglio di carta con disegni eseguiti in modo veloce e sommario ad inchiostro di seppia su entrambe le facce. Sul recto entro una cornice rettangolare un profilo di città sullo sfondo e in primo piano delle figure atteggiate in modi diversi. Sul verso, sempre entro una cornice rettangolare e capovolta, è delineata una scena con diverse figure in piedi, in un interno e sul lato sinistro un'apertura con un paesaggio sullo sfondo

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ inchiostro di seppia
  • ATTRIBUZIONI Aldi Pietro (1852/ 1888): disegnatore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Polo Culturale Pietro Aldi
  • LOCALIZZAZIONE palazzo privato in piazza Vittorio Veneto, 19
  • INDIRIZZO piazza Vittorio Veneto, 19, Manciano (GR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Lo skyline della città di Siena sullo sfondo e la composizione affollata di figure in primo piano permettono di riconoscere nell'abbozzo sul recto una delle prime idee di Pietro Aldi per il dipinto Le donne senesi che lavorano alle fortificazioni della città durante il tempo dell'assedio. Se confrontiamo lo schizzo con il dipinto donato da Pietro Aldi nel 1878 alla Compagnia di Pie Disposizioni, come saggio alla fine del normale periodo di godimento della borsa di studio Biringucci, oggi disperso e conosciuto solo tramite foto (in PAB00005 fig. 21), vediamo ben individuati i due gruppi principali di attori: sulla sinistra l'uomo chinato in avanti nell'atto di spaccare i mattoni e sulla destra la donna in piedi che aiuta alcune portatrici di pietre. Ben diversi appaiono invece gli studi di un'altra versione dello stesso tema (cfr. PAB00007 p. 16 n. 27, p. 39 n. 28, 29), in cui compare una donna con la carriola, una donna svenuta e a spronare le lavoratirci la figura di Brandano, un personaggio caro alla memoria storica popolare senese e dove sembra che Aldi avesse intenzione di riprendere il tema con caratteristiche narrative e compositive diverse, introducendo personaggi assenti nel primo lavoro. I disegni di questa collezione con inv. 034/P e 035/P sono da collegare infatti a questa seconda versione. Nonstante la complessa genesi dell'opera e il particolare impegno prodigato dal pittore per questo soggetto, Aldi abbandonò definitivamente il progetto non appena seppe che Cesare Maccari stava lavorando ad un dipinto con lo stesso tema. Alla fine anche Maccari abbandonò la realizzazione dell'opera determinando così la perdita di un importante tassello figurativo della storia senese. Il disegno sul verso appare come una scena ambientata nell'antica Roma che non rimanda a nessuna delle opere note realizzate da Pietro Aldi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0901402162
  • NUMERO D'INVENTARIO 240/P
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
  • ISCRIZIONI verso, in basso - Dichiaro che questa opera è autentica del pittore Pietro/ Aldi (1852-1888./ Sofia Rossi Pintore - Rossi Pintore, Sofia -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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