S. Giovanni Battista e il Beato Bernardo Tolomei intercedono presso la Maddona col Bambino per gli ammalati di Santa Maria Nuova

dipinto,

L'affresco è collocato sopra la porta d'ingresso all'ambiente e abbraccia tutta la larghezza della parete. Nell'estremità sinistra della lunetta un uomo con il braccio fasciato è affiancato da un personaggio barbuto e viene indirizzato da un terzo uomo girato di spalle verso l'ospedale posto all’estremità destra del dipinto. Qui una figura vestita di nero, forse uno Spedalingo, accoglie un gruppo di infermi composto da una donna con un bambino e tre mendicanti, e li esorta a dirigersi verso le corsie dell’ospedale dove alcuni inservienti stanno prestando assistenza al capezzale di un ammalato. Al centro del dipinto campeggia la visione della Madonna col Bambino che appare tra le nubi popolate di cherubini e angioletti. Alla destra della Vergine è S. Giovanni Battista, patrono della città di Firenze, e alla sua sinistra un monaco vestito di bianco che con gesto eloquente raccomanda gli ammalati alla Madonna. Ai piedi delle figure sacre un angioletto esibisce la gruccia con ascellare rosso, stemma di Santa Maria Nuova, e un altro reca la mitra vescovile, mentre il pastorale è tra le mani di terzo angioletto in alto. Assieme alla presenza della cerva questi attributi alludono a S. Egidio, patrono della chiesa dell’ospedale, mentre l’iconografia del monaco rappresentato, sbarbato e vestito di bianco, permettono di identificarlo con il Beato Bernardo Tolomei, fondatore dell’ordine olivetano a cui apparteneva Filippo Guilliccioni, Spedalingo dell’Ospedale dal 1577 al 1587

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Buti Lodovico (1550-1560 Ca./ 1611)
    Allori Alessandro (bottega)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Ospedale di S. Maria Nuova
  • INDIRIZZO Piazza di Santa Maria Nuova, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Alessandro Allori fu attivo a più riprese per l'Ospedale di Santa Maria Nuova, prima per conto dello Spedalingo Vito Buonaccolti (1573-1577), poi per il suo successore Filippo Guilliccioni (1577 al 1587). Il lavoro per questa lunetta, ubicata in quello che nel Cinquecento era l'ufficio dello Spedalingo situato di fianco all'ingresso dell'Ospedale degli Uomini, risale al periodo di attività per il Guilliccioni, documentato da pagamenti dal 1579 al 1585. Il dipinto dovette essere eseguito all'incirca negli stessi anni in cui l'Allori lavorava agli affreschi per la Cappella dell'Ospedale degli Uomini (vd. 0900292320) e, forse per l'impegno del maestro in quell'impresa di maggior importanza, la sua esecuzione fu delegata in larga parte ai collaboratori, tra i quali è possibile identificare la mano di Ludovico Buti
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0901393301
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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