Sepoltura di Cristo

stampa controfondata di traduzione,

Personaggi: Cristo; Madonna; Giuseppe d'Arimatea; Maria Maddalena; Pia donna; San Giovanni Evangelista. Architetture: sepolcro. Paesaggio

  • OGGETTO stampa controfondata di traduzione
  • MATERIA E TECNICA carta/ xilografia
  • ATTRIBUZIONI Andreani Andrea (1541-1555/ 1623 Ca): incisore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Gallerie degli Uffizi - Gabinetto dei disegni e delle stampe
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo degli Uffizi
  • INDIRIZZO Piazzale degli Uffizi, s.n.c, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Stampa a chiaroscuro a quattro legni con inchiostri grigio-bruni e nero, d’apres Raffaellino da Reggio. La stampa è tratta da un disegno di Raffaellino da Reggio (1550-1578) conservato presso il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi (inv. n. 914 S). Sono noti altri tre studi preparatori: lo schizzo per una testa conservato ad Urbania (Biblioteca Comunale inv. n. I, 255.525), uno schizzo ad inchiostro acquerellato del Louvre (inv. n. 6675) ed un disegno più dettagliato di Chatsworth (Duke of Devonshire and Trustees of the Chatsworth Settlement, inv. n. 737 a-b). Non sono noti, invece, dipinti di Raffaellino con il medesimo soggetto: considerate le sue ripetute collaborazioni con stampatori è possibile che la composizione fu concepita a tale scopo. Si consideri inoltre che altri due disegni di Raffaellino furono trasferiti a chiaroscuro ed attribuiti all'Andreani: l’Adorazione dei Magi (Kolloff 1872, p. 718, n. 8; Gnann 2013 p. 406) e la Vergine con il Bambino tra le nuvole e santi (Museum of Fine Arts, inv. n. 1986.110). Le dimensioni dei disegni preparatori, compreso quello degli Uffizi, sono decisamente ridotte rispetto alla stampa: evidentemente fu realizzato un disegno intermedio per la trasposizione, forse di mano dello stesso Andreani. La presenza di una fitta quadrettatura sul disegno del GDSU così come il fatto che non sia en reverse rispetto alla xilografia, è prova di un certo riguardo verso la resa fedele della composizione (che si innesta su illustri precedenti come la Deposizione di Tintoretto delle Gallerie dell’Accademia, Venezia) e al tempo stesso confermerebbero l’esistenza di un perduto modello intermedio. Risalirebbero poi a questo ingrandimento preparatorio alcune minime variazioni rispetto al disegno di Raffaellino: nella xilografia la bocca di Cristo è serrata, la mano destra di Giuseppe d’Arimatea sostiene, aperta, il fianco del deposto mentre il catenone presenta solo due anelli. Anche i dettagli che nel disegno vengono descritti sommariamente o appena accennati raggiungono quella definizione necessaria per l’intaglio dei legni: si confrontino le figure del dolente all’estrema sinistra, i ripensamenti che interessano la mano destra della Vergine e l’intero sfondo. La data di pubblicazione della serie di Andreani segue di sette anni quella della morte di Raffaellino: è possibile che copiò il disegno durante il suo soggiorno a Roma dove il pittore emiliano fu attivo, oppure a Firenze (Takahatake suggerisce che il disegno fu forse parte della collezione di uno dei patroni di Andreani). Una serie di incisioni di anonimo en reverse e di medesime dimensioni, furono tratte nel 1604 dallo stesso disegno di Raffaellino (si veda The British Museum inv. n. 1871,0429.350), senza le correzioni apportare da Andreani. Questo indica che forse il disegno si trovasse ancora a Roma all’inizio del XVII secolo e che qui lo vide e lo copiò Andreani, durante il suo soggiorno tra il 1580 e il 1583. Come per altre stampe del periodo toscano tre legni di questa serie furono acquistati e ripubblicati da Heinrich Stacker ma non parrebbe il caso della 100 st. sc., che presenta quattro legni e nessun riferimento allo stampatore tedesco. Nell’iscrizione la stampa porta la dedica a Giovanni de' Medici, allora appena diciottenne
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0901392412
  • NUMERO D'INVENTARIO Inv. GDSU st. sc. n. 100
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
  • ENTE SCHEDATORE Le Gallerie degli Uffizi
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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