nerone vestito da donna. figura maschile in abito femminile

statuetta, 1873 - 1873

Giovane uomo in abito femminile. L'uomo, con folti capelli ricci e una lieve barba sotto il mento, tiene la mano sinistra al petto mentre con la destra, oggi mutila, reggeva uno specchio. La figura indossa un diadema, e un velo che ricade dietro le spalle, degli orecchini e una tunica riccamente ornata sul bordo inferiore

  • OGGETTO statuetta
  • MATERIA E TECNICA Terracotta
  • ATTRIBUZIONI Gallori Emilio (1846/ 1924): scultore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE collezione Mario Foresi
  • LOCALIZZAZIONE Centro Culturale De Lauger
  • INDIRIZZO Piazzale De Lauger, Portoferraio (LI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Bozzetto in terracotta raffigurante il giovane Nerone in abiti femminili. inferiore. La scultura fu preparata dall'esordiente Gallori durante la frequenza dei corsi dell'Accademia fiorentina (dove fu allievo di Costoli e Lessi), destinata all'Esposizione Universale di Vienna del 1873. La commissione nominata per la selezione delle sculture da inviare per l'occasione escluse tuttavia l'opera, come già era successo a Cecioni: il tema scelto e l'eccessivo realismo della rappresentazione avevano dato scandalo. Gallori aveva trasformato un soggetto tragico per eccellenza, Nerone, in "una di quelle grasse femmine da bordello, che abitano nelle umide stanze delle stradette luride, vicino ai porti delle città di mare. Intorno al viso sfacciato e tondo una barba corta orna schifosamente il di sotto del mento e le guance" (Boito 1877 p. 333). Dopo la bocciatura da parte delle autorità accademiche, gli amici dello scultore fecero una sottoscrizione per permettergl i la traduzione in gesso da inviarsi in America. Il bozzetto elbano rimane l'unica preziosa testimonianza della scultura: il gesso in maggiori dimensioni fu distrutto durante il naufragio della nave diretta negli Stati Uniti. Nel 1925 Mario Foresi pubblicò un articolo nel quale veniva sottolineata l'importanza storica della terracotta di Gallori, del quale la Pinacoteca possiede anche il ritratto di Jacopo Foresi. Mario, nipote di Jacopo Foresi, riconosceva all'avo il merito di avere intuito l'importanza e il talento del Gallori. Questi rappresenta uno dei più importanti esponenti del realismo in scultura. Dopo l'iniziale formazione fiorentina si reca a Napoli, dove vince una borsa di studio, ed entra in contatto con l'ambiente culturale orientato verso il realismo. Nel 1867 si trasferisce a Roma. Nel '73 realizza il "Nerone vestito da donna" suscitando polemiche sia tra i tradizionalisti che tra gli stessi innovatori. Nel 1874 è a Londra dove rimane quattro anni. Nel 1883 ottiene l'incarico per il monumento di Garibaldi, inaugurato a Roma, sul Gianicolo, nel 1893. L'opera resta la testimonianza più significativa dello scultore. Nel 1886 vince il concorso per il monumento a Metastasio. Tra le sue opere si ricordano il monumento dedicato a Giuseppe Garibaldi e quello a Francesco Ferrucci
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0901000002
  • NUMERO D'INVENTARIO 191
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • DATA DI COMPILAZIONE 1998
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
    2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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