gonna corta, infustita
gonna, da cocktail, femminile - ambito toscano (metà sec. XX)
Gonna infustita, corta al ginocchio, con apertura centrale anteriore. Costituita da un primo strato in rete di nylon interamente rivestito da ruches in merletto meccanico color malva con finiture in "argento filato", disposte a creare in superficie un effetto simile al peluche. Doppia sottostruttura interna, con un primo strato arricciato in vita, ed un secondo costituito da tre gale sovrapposte, entrambi confezionati in rete di nylon. Il rivestimento interno è in raso di seta color malva, tagliato a mezza ruota. Al giro vita sono presenti 16 gancetti metallici e due nastri in raso da annodare a fiocco. Sul centro dietro è presente un'etichetta che ne attesta la provenienza sartoriale
- OGGETTO gonna corta, infustita
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MATERIA E TECNICA
fibre sintetiche
SETA
merletto
tessuto
- AMBITO CULTURALE Ambito Toscano
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria del Costume
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
- INDIRIZZO P.zza Pitti 1, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il capo in oggetto è appartenuto alla scrittrice fiorentina Anna Rontani, il cui guardaroba di haute couture è stato recentemente messo all'asta dalla Casa Bibelot di Firenze (25 Ottobre 2012). Donna di grande fascino e personalità, coltivò anche una certa passione per viaggi e crociere che la portò, nel corso di una vita, a raccogliere un guardaroba a dir poco sontuoso. Quanto all'indumento in oggetto, l'etichetta riscontrata ne riconduce la fattura alla sartoria Sargentini di Viareggio, nata dall'esperienza della sarta lucchese Giuseppina Sargentini (1895); assieme alle sorelle Lina ed Antonietta avviò nella città toscana un'attività che si rivolse prevalentemente alla clientela "bene" della società viareggina. All'interno dell'atelier, ben distinti furono ruoli e mansioni: Giuseppina gestiva anche una scuola di formazione per giovani sarte; Antonietta era specializzata nell'ambito della pellicceria; Lina si dedicava alla ricerca di stoffe e materiali pregiati da impiegare nelle creazioni dell'atelier. Nel corso degli anni '50, indumenti analoghi vengono proposti quali complementi essenziale per l'abbigliamento estivo, nei completi "da spiaggia" e da crociera, spesso indossato su corti shorts o pantaloni stile Capri. Per la collezione primavera-estate del 1960, Christian Dior arriverà a proporne anche una versione haute-couture, che dedicherà alla regina Farah Diba, allora neo-sposa dello Scià di Persia Mohammad Reza Pahlavi, da abbinare a braghe alla corsara. Per ulteriori informazioni si rimanda alla bibliografia di riferimento (Donne protagoniste nel Novecento, Sillabe 2013)
- TIPOLOGIA SCHEDA Vestimenti antichi/contemporanei
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900750087
- NUMERO D'INVENTARIO GGC 6967
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 2014
- ISCRIZIONI fodera, centro dietro - G. Sargentini/ VIAREGGIO - etichetta -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0