Santa Margherita imprigionata mentre il padre adora gli idoli

dipinto, 1375 - 1399

Dipinto su tavola a tempera raffigurante in primo piano un uomo volto verso una statua, in secondo piano un armato, e altri due alle sue spalle, che si rivolge verso una donna in prigione

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera
  • ATTRIBUZIONI Jacopo Di Paolo (notizie 1384/ 1426)
  • LOCALIZZAZIONE casa privata
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE "Il dipinto, genericamente definito come 'scena biblica' ma in realtà raffigurante 'Santa Margherita imprigionata mentre il padre adora gli idoli', risulta segnalato in passato dalla critica presso la collezione Stramezzi di Crema. L'opera si configura come importante testimonianza della produzione del pittore Jacopo di Paolo, paternità concordemente accettata negli studi dedicati all'artista, protagonista della produzione pittorica bolognese della fine del Trecento e dell'inizio del secolo seguente. In particolare nell'ambito del catalogo del maestro la tavola in questione si caratterizza per l'assoluta rarità del soggetto raffigurato, narrante un episodio della vita della leggendaria vergine martire e strettamente collegato al 'Martirio di Santa Margherita' appartenente alle collezioni della Fondazione Longhi di Firenze. Le due tavole formavano forse un dittico dedicato alla martire d'Antiochia la cui commissione potrebbe essere collegata al suo ruolo di protettrice delle partorienti. La datazione della composizione, connotata come la tavola fiorentina da una notevole qualità esecutiva individuabile sia nella resa dettagliata e raffinata dei personaggi che animano la scena sia nella definizione degli elementi architettonici, viene collocata negli anni settanta del Trecento, pertanto in una fase ancora abbastanza precoce dell'esperienza figurativa del maestro bolognese, nell'ambito della quale egli seppe fornire una propria valida interpretazione della tradizione gotica locale amalgamata a nuove componenti neogiottesche. L'esistenza sul territorio nazionale del pendant presso la Fondazione Longhi, l'assoluta rarità del soggetto non solo all'interno del corpus di Jacopo di Paolo ma anche nell'ambito della stessa produzione italiana del XIV secolo, la notevole qualità pittorica che connota la composizione e la non numerosa presenza nell'ambito delle collezioni pubbliche di un così valido esempio dell'attività di Jacopo di Paolo ascrivibile agli anni settanta del Trecento, appaiono elementi fondamentali per considerare l'uscita del bene dal territorio nazionale un danno al patrimonio culturale italiano." Dott.ssa Angela Acordon, dott.ssa Alessandra Cabella, dott.ssa Luce Tondi, dott. Gianluca Zanelli, Soprintendenza BSAE della Liguria
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900749418
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 2014
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Jacopo Di Paolo (notizie 1384/ 1426)

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1375 - 1399

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'