Allegoria della Carità cristiana. allegoria
scultura
ca 1469 - ca 1469
Mino Da Fiesole (1429/ 1484)
1429/ 1484
Scultura a mezzo rilievo in terracotta raffigurante un gruppo di tre figure
- OGGETTO scultura
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MATERIA E TECNICA
terracotta/ modellatura
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ATTRIBUZIONI
Mino Da Fiesole (1429/ 1484)
- LOCALIZZAZIONE casa privata
- NOTIZIE STORICO CRITICHE "Gruppo di tre figure a mezzo rilievo in terracotta apparentemente privo di policromia. Raffigura la Carità, che innalza con la destra la sua fiaccola accesa, reggendo con la sinistra un putto, mentre un secondo putto, a destra, si slancia verso di lei, poggiando il piede su un piccolo tronco d'albero. Per le sue caratteristiche di stile e di iconografia, il rilievo appare come uno studio preparatorio avanzato per la realizzazione marmorea del rilievo della 'Carità', che domina sulla parete di fondo del 'Monumento funerario del Marchese Ugo di Toscana', nella chiesa della Badia Fiorentina, realizzato da Mino da Fiesole tra il 1469, data della commissione, e il 1481. Nonostante alcune varianti, particolarmente nella testa della 'Carità' - più classica e astratta nella redazione marmorea - il rilievo appare strettamente connesso, anche nei dettagli, alla realizzazione monumentale, ultimata diversi anni dopo la commissione dell'opera. Per altro, l'abbreviazione e la semplificazione di alcuni particolari compositivi e decorativi, qualificano il rilievo come bozzetto preparatorio e non come una derivazione 'a posteriori' dell'opera finita. Il rapporto di scala è pari a circa tre quinti del rilievo marmoreo. Per le sue caratteristiche sia formali che materiche, l'opera può essere dunque d'autografia minesca e rappresenta una rarissima testimonianza di bozzetto preparatorio per un'opera quattrocentesca, considerata tra le più significative e importanti di questo raro e celebre scultore. Non se conoscono infatti altri esempi paragonabili, anche per le dimensioni cospicue e per uno stato di conservazione decisamente straordinario. Proprio le dimensioni del rilievo e la sua connotazione sacra hanno probabilmente consentito la conservazione dell'opera, giunta a noi pressoché integra nonostante la fragilità del materiale, perchè forse impiegata come immagine devozionale in altaroli monastici o cappelle private." Dott.ssa Beatrice Paolozzi Strozzi, Soprintendenza SPSAE e per il Polo Museale della Città di Firenze
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900749413
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 2014
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0