ritratto di Ottavia Strozzi in veste di Diana

dipinto, 1727 - 1727

Dipinto su tela

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Delobel Nicolas (1693/1763)
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il personaggio del ritratto è Ottavia Strozzi, moglie di Filippo di Bartolomeo Corsini (1706-1767). Luigi Passerini riferisce che Filippo, pur appartenendo al ramo della famiglia residente a Firenze, si trasferì per un certo periodo a Roma, dove ricoprì la carica di comandante della guardia pontificia. A questo periodo risale il ritratto di Ottavia, eseguito nel 1727 dal pittore parigino Nicolas Delobel (1693-1763). Affiancata da un levriero e abbigliata con un sontuoso abito di seta, la fanciulla si staglia su uno sfondo boschereccio, da favola arcadica, e reca gli attributi propri di Diana Cacciatrice, l'arco e la faretra. Il ritratto della giovane nobildonna risponde ad una tipologia che già da tempo si era diffusa in Europa, e che propone i personaggi in travestimenti e pose alludenti alla mitologia classica. E' tuttavia un travestimento che non rinuncia ad ostentare tutti quegli elementi che denunciano l'alto rango della nobildonna. Se infatti gli attributi classici della dea sono rappresentati con discrezione e senza compiacimenti descrittivi, si nota invece un'accentuazione dei tratti che conferiscono eleganza e dignità all'immagine: l'abito ha un taglio moderno, secondo la moda francese, come moderna è anche l'acconciatura; la fanciulla ci appare aggraziata ma non leziosa, il levriero al suo fianco sottolinea la snellezza della sua figura. La forte connotazione francese di questo ritratto si può cogliere proprio in questi tratti, nella felice coniugazione di dignità aristocratica e nonchalance, di naturalezza e nobiltà. Nata alla corte di Luigi XIV, questa tipologia ritrattistica ebbe un'enorme successo in tutta Europa e approdò molto presto a Roma attraverso l'importante mediazione dell'Accademia Reale di Francia. Il percorso artistico di Nicolas Delobel, segue l'iter tipico degli artisti cresciuti all'interno dell'Académie Royale: allievo di Louis de Boullogne e vincitore del secondo premio dell'accademia nel 1717, Delobel giunse nel 1723 a Roma, dove risiedette fino al 1730 come 'pensionnaire'. Qui si applicò allo studio e all'imitazione dei grandi esempi dell'antico e del Rinascimento. Nel 1727 fu impegnato nella decorazione di due sovrapporte a palazzo Mancini, nuova sede dell'Accademia. Negli stessi anni eseguì una serie di ritratti di alti prelati della Curia Papale, come il cardinal Albani, il vescovo di Cavaillon, il cardinal de Polignac. Su commissione di Nicolas Vleughels realizzò una serie di vedute di Roma. Al ritorno a Parigi nel 1730 fu accolto come agrée all'Académie Royale, evento che segnerà la sua consacrazione quale pittore di storia. Eseguito durante il soggiorno romano del Delobel, questo ritratto è particolarmente indicativo degli orientamenti del gusto dell'alta aristocrazia romana del primo Settecento, pronta a recepire e far propri stili e modalità pittoriche che appartengono in pieno ad una cultura internazionale
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900749411
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • ISCRIZIONI sul dietro - Nicolas Delobel F.R. 1727 - a inchiostro -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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