eletto e dannato
disegno
post 1541 - ante 1599
Buonarroti Michelangelo, Scuola
1475/ 1564
n.p
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta/ matita nera
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ATTRIBUZIONI
Buonarroti Michelangelo, Scuola: disegnatore
- LOCALIZZAZIONE Casa Buonarroti
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Su questo foglio sono rappresentate a matita nera due figure virili, aparentemente isolate tra di loro e senza nessuna notazione ambientale che permetta di ricostruirne il contesto. Una è ritratta nella zona in basso a destra, tagliata all'altezza della vita, con il busto proteso in avanti, la testa incuneata nelle spalle e le mani portate ai lati del viso in un gesto di disperazione, accentuato dal patentismo dei tratti del volto, reso con tratti sommari eppure altamente espressivo della psicologia del personaggio. L'angolo opposto è occupato dal secondo personaggio, rappresentato in scala maggiore e a figura intera: giace a terra poggiato sulle ginocchia, quello sinistro nascosto e quello destro fortemente avanzato verso il primo piano, ha il busto proteso in avanti, sostenuto dal braccio sinistro puntato al suolo mentre il destro è proteso in basso, quasi ad afferrare qualcosa. Le anatomie sono rese prevalentemente attraverso una linea di contorno sintetica e veloce, mentre risulta praticamente assente il chiaroscuro. Secondo uno stile tipicamente manierista, i contorni delle singole masse muscolari sono nettamente definiti e i loro rilievi accentuati, esasperando - data l'assenza di chiaroscuro - l'impressione di trovarsi di fronte a studi anatomici di corpi scorticati piuttosto che alla rappresentazione di figure vive. Mentre risulta forte la carica espressiva del personaggio in basso a destra, essa è del tutto assente nell'altra figura, nella quale il viso è descritto con un tratto sommario e generico. Alcune incertezze si notano nella rappresentazione delle mani, sui tratti delle quali l'artista torna più volte. Tradizionalmente ritenuto uno studio autografo di Michelangelo, fu ritenuto tale anche da Steinmann, Thode e Delacre; l'autografia fu messa in dubbio da Jacobsen e Dussler, mentre Paola Barocchi, seguita poi da tutti i critici, l'ha decisamente classificato tra le copie, giudicandolo "onesta ma sfocata riproduzione, come più attenta al superficiale reticolato muscolare che agli originali spartiti compositivi", ma soprattutto privo della saldezza volumetrica delle figure michelangiolesche. Il soggetto del disegno è stato interpretato da Steinmann, che ha riconosciuto nella figura in alto uno degli eletti del Giudizio Universale (la figura posta all'estrema sinistra del livello centrale, adagiata su una nuvola e china verso il basso ad aiutare un altro eletto nel suo moto di ascesa verso la beatitudine eterna) e in quella in basso uno dei dannati dello stesso affresco (la figura posta in primo piano, al centro della barca di Caronte, che il demonio spinge con gesto minaccioso verso i tormenti del regno infernale). La sua interpretazione è sempre stata accettata, anche se non è stato precisato se il disegno sia copia dall'affresco o derivi piuttosto da un disegno preparatorio. La figura del dannato risulta molto simile a quella della parete sistina, se si escludono il trattamento del braccio sinistro e della spalla destra; più rivelatrice del procedere del copista appare la figura dell'eletto, che rispetto all'affresco si presenta non solo priva del drappo azzurro che la copre parzialmente, ma soprattutto noncurante dei dati fisionomici e della particolare acconciatura col nastro tra i capelli; ugualmente, appare strano che un copista così fedele, pur nella modestia dei suoi mezzi, lasci la figura senza mano. Questi elementi, insieme all'incongruo accostamento delle due figure, ci portano a ritenere che l'originale copiato non sia l'affresco ma un disegno preparatorio, ora perduto, al quale Michelangelo aveva affidato la riflessione su queste due figure, senza portarle a un completo grado di finitura
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900747209
- NUMERO D'INVENTARIO Inventario degli oggetti d'arte 27 F
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 2012
- ISCRIZIONI in alto a destra - 27 - numeri arabi - a inchiostro -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0