cuffietta battesimale - manifattura italiana (inizio sec. XX)

cuffietta battesimale, 1900-1910

Cuffia infantile di cotone bianco e ricamato a macchina, fettuccia meccanica ad imitazione del punto a giorno, merletto del tipo Valenciennes meccanico. La cuffia,chiusa da due sottili nastri sotto il mento, presenta la tesa decorata da tre file di ricami dove la tela è tagliata a forma di 4 petali oblunghi, che nel loro disporsi frontalmente creano una griglia quadrangolare con parti di tela, decorata al centro un grosso pois. Il decoro fortemente traforato tramite il taglio della tela compone anche il tondo circolare della nuca, al centro del quale sono inseriti piccoli rombi di merletto, con fondo a rete. Questo presenta un fondo a maglie quadrate disseminato da semini regolarmente disposti e da corolle floreali. Lo stesso merletto, in una finitura di piccole dimensioni decora l'orlo esterno della tesa e del retro

  • OGGETTO cuffietta battesimale
  • MATERIA E TECNICA filo di cotone/ merletto meccanico
    cotone/ ricamo
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Davanzati
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Davanzati già Davizzi
  • INDIRIZZO Via Porta rossa, 13, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Testimonia una delle modalità esecutive di queste cuffiette infantili, che potevano essere tagliate in tre pezzi o costruite intorno ad un tondo ricamato sulla nuca, cui sono concentrici uno o più spicchi alternati in orizzontale o in verticale. Il decoro totalmente meccanico è ispirato ai lavori cinquecenteschi a punti tagliati, derivati dal taglio della tela, rifinita poi a punti di ricamo. Di questa tradizione recupera anche il motivo geometrico,in questo genere di lavoro reso necessario dalla regolarità di base della tela. La presenza di materiale meccanico testimonia l'avvenuta semplificazione all'interno degli accessori infantili, che ovviamente non esclude per tutto il '900, la produzione di alta qualità. Tuttavia l'idea di utilizzare materiali e decori più semplici sarà quella che progressivamente va a caratterizzare questo ambito produttivo, rendendolo la realizzazione di questi accessori più omologata in Italia e in Europa. L a grande produzione meccanica che caratterizzò tutto l'Ottocento interessò non solo i merletti ma anche i ricami ad ago. Questi poterono essere riprodotti con apposite macchine quali le Handmachine o la Schiffli, ambedue elaborate in Svizzera, nella regione di San Gallo dove erano stabilizzate, per far ricami, fin dal 1850. Dalla Svizzera furono portate nel 1857 in Sassonia, centro noto per un 'antica tradizione di ricamo. La Schiffli, brevettata nel 1860 da Isaac Groebli, ma attiva nel 1880, univa i meccanismi della macchine per ricami e quelle da cucire, usando un filo continuo invece di fili separati per ogni ago ( Wardle,Victorian Lace, London,1962 p. 260). Con queste macchine in grado di produrre lavori con fondo a rete o a guipure nell'ultimo quarto del secolo si potevano fare imitazioni del Crochet irlandese, dei punti ago di Venezia grosso rilievo reticelle punti in area di Alençon, Argentan, Honiton, Duchesse, Milano, (Iklé, La broderie Mécanique,1828-1931Paris) e non c'erano limiti nemmeno nelle dimensioni degli scialli, dei veli da sposa, dei mantelli come ben documentano gli esemplari presentati alla Esposizioni Universali o pubblicati nelle riviste specializzate. ( M. Bruggeman, L'Europe de la dentelle. Un aperçu historique depuis les origines de le dentelle jusqu'à l'entre deux guerres, catalogo della mostra, Bruges 1997 )
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900747148
  • NUMERO D'INVENTARIO Stoffe 11907
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo di Palazzo Davanzati
  • ENTE SCHEDATORE I Musei del Bargello - Museo di Palazzo Davanzati
  • DATA DI COMPILAZIONE 2012
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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