Tobia e San Raffaele arcangelo
dipinto murale,
1845 - 1845
Bertazzoni Giovanni Di Matteo (1805/ 1884)
1805/ 1884
n.p
- OGGETTO dipinto murale
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ATTRIBUZIONI
Bertazzoni Giovanni Di Matteo (1805/ 1884)
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Originariamente sull'altare della Cappella Acciaiuoli era collocata una tela (oggi perduta) di Bernardino Poccetti, autore anche degli affreschi circostanti, eseguita tra il 1601-1602 e raffigurante 'Tobia che ridona la vista al padre'. Nel 1714 si provvide alla sostituzione dell'originale, probabilmente già in avanzato stato di degrado, con una copia commissionata a Jacopo Mancini (Guida..., 1861; Leoncini 1982). Anche questa tela, rimossa per essere destinata ad altro ambiente della Certosa (attualmente si trova in foresteria), fu sostituita dall'attuale affresco realizzato dal pittore lughese Giovanni di Matteo Bertazzoni nel 1845, come si evince dalla data da lui appostavi in basso a sinistra. Il Bertazzoni, pittore, disegnatore ed incisore, è documentato presso la Certosa fiorentina come restauratore di affreschi cinquecenteschi. A lui fu infatti commissionata la ridipintura della lunetta del Bronzino raffigurante San Lorenzo (corridoio di accesso al chiostro grande; Pini 1862, c. 20). A lui forse è da escrivere anche la 'Madonna con Bambino' affrescata in una lunetta della ex barberia al posto di un altro affresco del Poccetti. Il Bertazzoni è ricordato anche dal Manghi (1911) che segnala la sua attività presso la Certosa di Pisa, dove nel 1844 ultimò la decorazione della chiesa (soffitto, lunette della sagrestia, cappelle delle Reliquie e di Santa Filomena). In questo affresco il Bertazzoni si rivela artista di modeste possibilità espressive, particolarmente evidenti nella gestualità un po' rigida delle figure e nella resa di alcuni particolari anatomici, come le mani. Una certa cura è riservata all'esecuzione del volto di profilo di Tobia e alla figura del cane, dotato di una certa vivacità naturalistica. La copiosa produzione grafica del Bertazzoni rivela invece un artista di indubbie capacità. Alcuni suoi disegni con vedute del monastero di Vallombrosa, databili tra il 1845 e il 1847 (Faranda, 1994), furono eseguiti nella stessa epoca del suo passaggio alla certosa fiorentina
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900747089
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 2012
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0