Sacra Famiglia con San Giovannino e Sant'Elisabetta

dipinto 1590 - 1599

Dipinto su intonaco a buon fresco, staccato

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italiano
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE "Il dipinto eseguito con la tecnica del buon fresco, ha una cornice in gesso modanata in stile rinascimentale con ovoli e palmette. La composizione è incentrata sulle figure di Gesù Bambino e San Giovanino che sorreggono un panno, forse identificabile simbolicamente con la Sacra Cintola dela Madonna. La Vergine segue l'evento mentre regge sul grembo il figliolo. Alla scena assistono Sant'Elisabetta e San Giuseppe, entrambi assorti ad ammirare il gioco dei fanciulli. La semplicità con cui l'evento è rappresentato e la modesta qualità del dettato pittorico richiamano lo spirito popolare dell'immagine devozionale. L'impostazione compositiva e il ductus pittorico dimostrano inoltre una chiara adesione a modelli devozionali propri del clima controriformista diffuso a Firenze nel tardo Cinquecento e un'affinità con la cultura figurativa della cerchia di Santi di Tito. Non è da escludere che l'affresco fosse in origine destinato a un tabernacolo, e successivamente staccato per essere collocato all'interno dell'abitazione privata. Non vi è infatti traccia documentaria di insediamenti ecclesiastici o comunità religiose in via dell'Ardiglione, zona compresa in un'area urbana caratterizzata da tipologie abitative di carattere prevalentemente popolare. La cornice presenta numerosi strati sovrapposti di ridipinture che ne annullano la modanatura; essa conserva peraltro un'antica finitura color oro, ancora visibile nonostante le cadute sparse di colore. Il dipinto è stato realizzato con tutta probabilità sulla base di un cartone preparatorio, stante la presenza di evidenti segni di incisioni lungo i bordi delle figure. L'insieme è in discreto stato di conservazione, sebbene i colori si presentino in parte abrasi con diffuse ridipinture e opacizzati da sostanze organiche e vernici, date in più stesure nei numerosi interventi di manutenzioni succedutisi nel corso del tempo. Nonostante il carattere corrente della raffigurazione, l'affresco riveste un interesse particolare sia per la natura di elemento decorativo di edificio, sia per la sua valenza documentaria, attestante il riuso di modelli figurativi devozionali nella Firenze della fine del Cinquecento." Dott. Daniele Rapino, Soprintendenza SPSAE e per il Polo Museale della Città di Firenze
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900746971
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 2013
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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