fazzoletto di Manifattura Maria Ippolito Napoli (primo quarto sec. XX)
Batista di lino con ricamo in filato di cotone bianco a punto a giorno, pieno, erba, sfilato con fascetti legati in file oblique, punto cordonetto. Il fazzoletto, rifinito in tutti e quattro i lati a punto a giorno semplice, presenta nell'angolo in basso a destra una cornice ovale, fortemente rilevata dal punto di ricamo e dal motivo a pois a punto pieno disposti in regolare successione. La parte interna presenta una superficie ricamata a punto a giorno per creare un retino con fascetti legati in file oblique con effetto di leggera trasparenza. Sopra di essa sono ricamate le lettere MP incrociate e fortemente messe in rilievo dal punto di ricamo che crea uno spesso cordoncino. Intorno alla cornice è ricamata una ricca ghirlanda di spighe, corolle e foglie, disposti a destra e sinistra e ripetute uguali, salvo cinque margherite, disposte in forma quadrangolare al centro della cornice in alto
- OGGETTO fazzoletto
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MATERIA E TECNICA
lino/ batista/ ricamo
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MISURE
Lunghezza: 35 cm
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ATTRIBUZIONI
Manifattura Maria Ippolito Napoli (notizie Sec. Xx)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Davanzati
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Davanzati
- INDIRIZZO Via Porta Rossa, 13, 15, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Databile al primo quarto del XX secolo documenta, per la sua provenienza, la lavorazione in un laboratorio di Napoli, anche se questo genere di disegni e di tecniche in questi anni sono diffusi sul territorio nazionale. L'impostazione è ancora quella dei fazzoletti ottocenteschi, accessorio indispensabile per tutto il secolo e vario nei decori e nei tessuti a seconda delle circostanze, cerimonie o ricevimenti, ma anche da usare a passeggio. Agli inizi del XIX secolo, seguendo ancora l'impostazione settecentesca, è ancora possibile trovare sul fazzoletto ricami assai complessi: con tempietti classici, eleganti prospettive, scene pastorali o narrazioni di gusto orientale che permettono un uso esteso di punti di ricamo, alternati a quelli a giorno. Questi motivi lasceranno ben presto posto ad una impostazione diversa del decoro esclusivamente concentrata sul motivo floreale disposto lungo i lati e di ridotte dimensioni '[…] molti con larga orlatura a giorno, altri con semplice guarnizione di Valenciennes alta ed increspata, parecchi finalmente ricamati agli angoli e ornati di magnifico pizzo" (Levy Pisetsky, Storia del Costume in Italia, Milano, 1974 p. 301) L'abitudine a personalizzare l'accessorio si consolida tra il 1830 e 40 quando viene di moda scrivere per intero il nome,realizzato tra l'alternanza di punti pieni e traforati e abbinato al merletto disposto lungo i lati. Intorno agli anni 50 la novità è caratterizzata dalle cifre, dove le iniziali del nome e del cognome si intrecciano creando un motivo ornamentale complesso, spesso a rilievo, sormontato quando possibile dalla corona nobiliare. E' il momento in cui l'accessorio torna di gran moda e trova uno spazio costante nelle riviste femminili, dove se ne parla estesamente indicandoli con i nomi femminili di 'Ninon', 'Pompadour,Velleda o Giuseppina. Si deve alle riviste la grande diffusione dei motivi decorativi e la sostanziale omologazione della produzione all'interno dei vari laboratori italiani. (M. Carmignani, Il piacere del Fazzoletto, in eleganze e civetterie:Merletti e ricami a Palazzo Davanzati, Catalogo della Mostra, Firenze19987, pp.50-66)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900746531
- NUMERO D'INVENTARIO Stoffe 12077
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo di Palazzo Davanzati
- ENTE SCHEDATORE I Musei del Bargello - Museo di Palazzo Davanzati
- DATA DI COMPILAZIONE 2012
- ISCRIZIONI su angolo del fazzoletto - MP - maiuscolo - a ricamo -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0