portabiancheria - manifattura italiana (primo quarto sec. XX)

portabiancheria, 1900 - 1924

Tela grossa di lino rosa; Ricamo ad ago in filato di cotone ecrù di a punto reale, punto cordonetto, pIl portabiancheria ha la forma a busta rettangolare costituita da due pannelli identici uniti lateralmente tramite un ricamo traforato a punto a giorno e da 14 piccole maglie eseguite a punto occhiello. La busta è decorata, sul davanti e sul retro, all'estremità inferiore da un motivo geometrico di losanghe create a punto quadro e riempite da due motivi alternati: uno è costituito da un quadrato con margherita centrale da cui si dipartono quattro sottili volute chiuse all'estremità in un ricciolo; l'altro è formato da tralci sottili che si irradiano da un piccolo centro e culminano in una margherita a cinque petali. Al centro di questa scacchiera un rombo di dimensioni più ampie decorato da un quadrato centrale, arricchito da stilizzati elementi vegetali in rilievo. Nella parte superiore sono ricamati a punto occhiello grandi maglie attraverso le quali è possibile passare un nastro per la chiusura. All'estremità inferiore nappe con frange lavorate ad ago su supporto. unto occhiello, punto quadro, punti a giorno

  • OGGETTO portabiancheria
  • MATERIA E TECNICA lino/ ricamo
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Davanzati
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Davanzati già Davizzi
  • INDIRIZZO Via Porta rossa, 13, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'esemplare documenta il gusto dei ricami di moda tra i primi del 900 e gli anni Trenta, eseguiti su tele monocrome con un motivo consistente che crea un bel contrasto con la superficie di fondo, grazie al rilievo più o meno evidenziato delle sue forme, oppure grazie al lieve scarto cromatico prodotto dalle tonalità neutre del ricamo e della tela di fondo. Il lavoro indica una buona qualità grazie ai numerosi punti di ricamo impiegati e all'aggiornamento alla moda contemporanea: infatti la moda di ricami consistenti, cromaticamente in contrasto con la tela di fondo, caratterizzano la pregiata produzione di centri quali l'Aemilia Ars, costituitasi a Bologna nel 1893, trasformatasi in cooperativa nel 1835 e attiva fino al 1987 (E. Ricci, Merletti e Ricami dell'Aemilia Ars, Roma 1929), o quella fondata dalla Marchesa Ranieri di Sorbello a Perugia ( Ricami della Bell'Epoca.La scuola scuola di Romey Robert Ranieri di Sorbello 1904-1934, a cura di J. Silvestri e M.L. Buseghin, 1996) all'interno delle quali avviene questo tipo di rinnovamento rispetto ai modelli e ai materiali di moda nel corso del secolo precedente ed ancora utilizzati. Si ritrovano anche nell'ampia produzione che fa capo alle Industrie Femminili Italiane (Le Industrie femminili Italiane, Milano 1906), quali il laboratorio fiorentino di Carolina Amari ( E. Ricci, Ricami Italiani antichi e moderni, Firenze 1925, tav. XLVII). L'ispirazione di questi lavori di grande qualità per l'abbinamento di tecniche differenziate e per le invenzioni cromatiche, resta tuttavia legata alla grande tradizione rinascimentale nelle infinite variante della impostazione geometrica dei disegni
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900745999
  • NUMERO D'INVENTARIO Stoffe 12069
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo di Palazzo Davanzati
  • ENTE SCHEDATORE I Musei del Bargello - Museo di Palazzo Davanzati
  • DATA DI COMPILAZIONE 2012
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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