campionario, 1800 - 1925

Pagina di campionario con 4 esemplari tessili di varia dimensione indicati in ordine alfabetico dall'alto in basso, da sinistra a destra: A bordo lavorato a fuselli (6 x 14) a filo continuo con motivo decorativo a nastro ondulato e arricciato all'estremità, disposto su una rete di fondo a maglie rotonde eseguita da un solidio intreccio di quattro fili: estremità termina in una lunga frangia che lascia liberi i fili di lavorazione, il piedino è originario; B Bordo lavorato a fuselli (7 x 14) eseguito con la stessa tecnica presenta un disegno assai simile al precedente, con nastro ondulato con all'estremità un motivo vegetale stilizzato: presenta una frangia creata dai fili di lavorazione e il piedino è originario; a destra A Balza a fuselli (14 x 50) presenta un disegno ad armellette circolari a punto tela, disposte in file parallele alternate ed unite insieme da barrette di due o quattro fili intrecciati, di varia lunghezza e consistenza per creare un effetto variegato; B Bordo a fuselli (3,5 x 45) con fondo a maglie rotonde con un foro ai punti di incontro dei fili su cui stacca un semplice disegno a punto tela di un breve nastro arricciato alle estremità, regolarmente cadenzato da forme circolari e stilizzate

  • OGGETTO campionario
  • MATERIA E TECNICA CARTA
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Davanzati
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Davanzati
  • INDIRIZZO Via Porta Rossa, 13, 15, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le due pagine raccolgono esempi di produzione a fuselli di provenienza italiana. Esemplari simili ai bordi caratterizzati da un fondo a maglie assai solide sono assai diffusi nella produzione abruzzese di Pescocosctanzo (Ricci, 2007, p.193, tav 73). L'autrice le definisce a disegno 'sciolto' (p.171) e le data tra il XVII-XVIII. L'ampio arco cronologico indica una produzione assestata su motivi che rimangono a lungo costanti e fanno parte di un repertorio consolidato recuperato dalle lavorazioni ottocentesche. Semplici nel disegno e eseguite con una tecnica diffusa ampiamente, potevano provenire anche da altri centri italiani noti per la lavorazione dei merlettui, quali Fagagna o la Costa ligure, ad indicare la diffusa omologazione avvenuta nell'800 nell'ambito tessile. Le due pagine fanno parte di un campionario creato dalla Signora Marianna Lawely fondatrice della Scuola Marilla, laboratorio fiorentino attivo tra il 1914 e il 1925, denominato dalla contrazione del nome della fondatrice (Maria Anna Lawely). Il laboratorio, situato in via Lorenzo il Magnifico con un numero di circa 10 lavoranti, faceva parte dei vari laboratori italiani che rifornivano le Industrie femminili Italiane, situate in Lungarno Corsini. Questa era un'associazione tesa a valorizzare la produzione tessile del territorio italiano e un importante centro di diffusione per la vasta clientela italiana e straniera. Secondo un'uso già diffuso nel XIX i laboratori formavano campionari usati per riprendere tecniche e disegni e per mostrare alla clientela
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900745906
  • NUMERO D'INVENTARIO Tessuti antichi 4572-4575
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 2011
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2017
  • ISCRIZIONI in alto a destra del foglio - 3 - a penna -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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