Madonna col Bambino, San Giovannino e due angeli

dipinto post 1500 - ante 1564

Dipinto di formato tondo su tavola raffigurante la 'Madonna col Bambino, San Giovannino e due angeli'

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Lunetti Tommaso (1495 Ca./ 1564)
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE "Il dipinto presenta una composizione incentrata sul gruppo della Madonna col Bambino, fiancheggiato, a sinistra da un Angelo che sorregge il piccolo San Giovanni, rivolto verso il Bambino che si protende verso di lui, e, a destra, da un Angelo rivolto a destra, che gira la testa verso la Vergine. Il paesaggio, sullo sfondo, rivela influssi leonardeschi, in specie nella parte destra, caratterizzata da impervie montagne di colore azzurrino. L'opera rivela strette affinità stilistiche con una serie di dipinti usciti dalla bottega di Lorenzo di Credi, pittore longevo e prolifico, che venne particolarmente apprezzato in età savonaroliana, fra la fine del Quattrocento e gli inizi del secolo seguente. La sua pittura, di impronta 'devota', lo rese particolarmente adatto alla produzione di tondi per le camere nuziali come quello in esame. Al Degenhart si deve il primo studio organico sulla bottega crediana, ove, sotto il nome di Tommaso di Stefano Lunetti, identificato a torto dallo stesso studioso con il Maestro di Santo Spirito, si trovano pubblicati due tondi conservati a Montpellier e a Dublino che presentano gli stessi caratteri stilistici della nostra opera. Berenson includeva invece queste opere in un gruppo sotto il nome fittizio di 'Tommaso', da lui ben distinto dal Lunetti: 'Scuola fiorentina. Nome provvisorio d'una personalità artistica parallela al Credi ma nello stesso tempo vicina a Piero di Cosimo; e da non confondersi con Tommaso di Stefano.' La Dalli Regoli proponeva per queste opere un'attribuzione al Maestro della Conversazione di Santo Spirito (G. Cianfanini?), senza rendersi conto che si trattava di un gruppo estremamente eterogeneo e che molte delle opere appartengono a mani diverse da quella della 'Madonna col Bambino fra i Santi Giovanni Evangelista e Girolamo' della Chiesa di Santo Sprito. I tondi di Montpellier e di Dublino sono della stessa mano, la medesima del nostro tondo, ma differente da quella della pala di Santo Spirito, che è qualitativamente superiore a tutte le altre. Della stessa mano del tondo in esame è quello dell'Ermitage con la 'Madonna col Bambino in trono, San Giovannino e due Angeli musicanti' e il tondo con la 'Madonna col Bambino, San Giovannino e un Angelo' di Worms. Il fatto che opere della stessa mano siano conservate in importanti musei europei fa sì che il tondo, sebbene di un seguace minore di Lorenzo di Credi, sia opera importante per la documentazione dell'attività della bottega crediana e dei seguaci del maestro e da mantenere nell'ambito del patrimonio nazionale, negando l'attestato di libera circolazione e avviando il procedimento di dichiarazione d'interesse." Dott. Alessandro Cecchi, Soprintendenza SPSAE e per il Polo Museale della Città di Firenze
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900745795
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 2013
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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