Sibilla
dipinto,
ante 1653 - ca 1653
Dipinto su tela raffigurante una Sibilla e un putto
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Franceschini Baldassarre Detto Volterrano (1611/ 1690)
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE "Come già segnalato da Ulderigo Medici, la piccola tela rappresentante una Sibilla è il bozzetto preparatorio per uno dei pennacchi dipinti da Baldassarre Franceschini detto il Volterrano nella volta della Cappella Niccolini in Santa Croce dal 1653 al 1659. La Cappella Niccolini è stata oggetto di un attento studio ricognitivo da parte di Riccardo Spinelli, che ne ha tracciato le fasi realizzative e la collocazione cronologica all'interno dell'iter artistico del pittore. Il Volterrano attese allo studio del grande affresco nel corso del 1653, anno in cui il pittore si dedicò all'elaborazione di una serie di disegni preparatori, schizzi e bozzetti che testimoniano l'alto impegno e la cura nella definizione di un dotto programma iconografico, avente per tema l'incoronazione della Vergine da parte della Trinità. Oltre ai disegni, conservati all'Albertina di Vienna e al Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, sono noti due bozzetti preparatori, il piccolo dipinto di proprietà Corsini ed un secondo segnalato in collezione privata fiorentina. I due bozzetti dunque appartengono ad una fase leggermente successiva rispetto all'elaborazione progettuale testimoniata dai disegni e si pongono immediatamente prima la realizzazione finale dell'affresco, avviato nell'autunno del 1653. Il bozzetto è in tutto rispondente alla versione a fresco, tanto nell'impostazione compositiva che nella resa pittorica; l'unica differenza degna di rilievo riguarda l'iscrizione che la Sibilla reca nelle mani, poiché nel bozzetto troviamo la scritta 'UNA ASSUMETUR' (alludente alla Vergine Assunta, cui è dedicata l'intera decorazione pittorica) che è stata invece attribuita ad un'altra Sibilla nella realizzazione finale, mentre la Sibilla rispondente al bozzetto presenta la scritta 'AQUAE ELEVAVERUNT ARCAM'. La valutazione del piccolo dipinto di proprietà Corsini è dunque strettamente legata alle vicende di questo importante episodio pittorico, uno dei capitoli fondamentali della grande decorazione barocca a Firenze in pieno Seicento. E' noto infatti che, fra le personalità operanti a Firenze nei decenni centrali del secolo, il Volterrano fu l'artista più attento alle grandi novità introdotte in città da Pietro da Cortona nell'ambito della decorazione murale. Alla lezione del Berrettini si aggiunse l'intenso periodo di studio intrapreso in Emilia e a Roma nel 1652, proprio nei mesi immediatamente precedenti i lavori in Santa Croce, viaggio finanziato dal committente della cappella, Filippo Niccolini in vista dell'impegnativo lavoro in Santa Croce. Grazie a questo diretto contatto con i più importanti testi pittorici correggeschi e romani il Volterrano potè compiere un vero salto di qualità e attraverso la stesura dei bozzetti egli fu in grado di dare prova al committente della raggiunta padronanza dei mezzi pittorici necessari ad affrontare la grande impresa musiva della Cappella in Santa Croce. Il bozzetto rappresenta dunque un documento pittorico di estrema importanza, sia per lo studio del percorso artistico del Volterrano, sia perché in relazione ad uno degli episodi più significativi della stagione barocca a Firenze. Da segnalare anche la splendida cornice dorata e intagliata a racemi vegetali, senz'altro coeva al dipinto". Dott.ssa Giovanna Damiani, Soprintendenza SPSAE e per il Polo Museale della Città di Firenze
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900745775
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 2012
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0