battaglia
dipinto,
ca 1650 - ca 1650
Rosa Salvatore (attribuito)
1615/ 1673
Dipinto su tela raffigurante una battaglia
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Rosa Salvatore (attribuito)
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Cerquozzi Michelangelo
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE "Questa tela e il suo pendant furono assegnate da Ulderigo Medici a Michelangelo Cerquozzi (1602-1660), uno dei più accreditati rappresentanti romani del genere battaglistico, tanto da essersi guadagnato l'appellativo di 'Michelangelo delle Battaglie'. Per quanto le testimonianze letterarie convergano nel parlare di un pittore molto amato dai collezionisti (romani e non), il catalogo delle sue battaglie è ancora molto ristretto. Occorre innanzitutto sottolineare l'alta qualità delle due battaglie in esame. I dipinti denotano eccellenti capacità nell'organizzare lo spazio, con composizioni serrate che privilegiano un punto di vista focalizzato su un solo gruppo in primo piano. Interessante è anche l'uso di suggestivi effetti luministici e il registro 'tenebroso' delle scene, quasi due notturni che danno modo al pittore di indugiare sui bagliori metallici delle corazze. Per quanto non manchino i punti di tangenza con i modi del Cerquozzi, specie nella trattazione fluida e nella caratterizzazione fisionomica dei personaggi, l'attribuzione al pittore resta incerta e scarsamente avvalorata dall'analisi stilistica. Le qualità evidenziate non sembrano trovare riscontro nelle opere conosciute del Cerquozzi, caratterizzate da una visione più ampia della scena, e da una descrizione analitica dei particolari di costume e degli sfondi paesistici. E' sopratutto la forte affinità con le battaglie di Salvator Rosa a mettere in dubbio un'attribuzione al Cerquozzi, la cui attività in questo campo precede di almeno un decennio l'affermazione del Rosa nelle battaglie, coincidente con il soggiorno fiorentino. Il pittore delle due battaglie esaminate mostra evidenti suggestioni rosiane, ravvisabili in una chiara citazione dalla 'Battaglia' della Galleria Palatina presente nella seconda tela, il cavallo piegato sulle zampe anteriori in primo piano: la coincidenza fra queste due figure sembra andare oltre l'uso - consueto fra i pittori di battaglie - di stereotipi figurativi applicati e variamente interpretati in più opere, e sembra piuttosto confermare una familiarità molto stretta con l'opera del maestro napoletano, o in via ipotetica una paternità rosiana delle due tele. D'altra parte la presenza di opere del Cerquozzi nelle collezioni granducali e di una sua battaglia nella collezione romana della famiglia Corsini induce a tenere aperta questa ipotesi attributiva, in attesa che nuovi elementi di conoscenza intervengano a far luce sulla personalità del Cerquozzi e sulla cronologia della sua produzione". Dott.ssa Giovanna Damiani, Soprintendenza SPSAE e per il Polo Museale della Città di Firenze.
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900745765
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 2012
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0