marina
dipinto,
ca 1645 - ca 1645
Rosa Salvatore (1615/ 1673)
1615/ 1673
Dipinto su tela raffigurante un marina
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Rosa Salvatore (1615/ 1673)
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE "La tela in oggetto e il suo pendant sono attribuite a Salvator Rosa già nel catalogo di Ulderigo Medici e può essere agevolmente confermata da un raffronto con le sue opere più celebri. Come è noto il pittore, giunto a Firenze nel 1640, eseguì per Giovan Carlo de' Medici due grandi Marine, oggi alla Galleria Palatina ('Marina del porto', inv. 1912, n. 4; 'Marina del faro', inv. 1912, n. 15), opere straordinarie sia per le dimensioni insolitamente grandi che per la rilevanza che esse assumeranno nella trattazione di questa particolare scena di genere. Come nelle grandi marine medicee, anche le due tele Corsini sono imperniate sulla rappresentazione di un arsenale, con la suggestiva descrizione del cantiere navale, delle navi ormeggiate, del confusionario assembramento di marinerie e di imbarcazioni in disarmo. Il tono aulico è ribadito dall'inserimento di strutture architettoniche in rovina, che mostrano i segni di uno splendore antico. La rappresentazione di un arsenale nei pressi di una torre diruta era già stata sperimentata dal Rosa in una marina giovanile, eseguita per Francesco I d'Este ed oggi al Museum of Art di Cleveland poco prima di partire per Firenze, ma fu il soggiorno fiorentino ad offrire nuove opportunità di sperimentazione. Fondamentale fu la conoscenza dei suggestivi effetti luministici della Marina eseguita nel 1637 da Claude Lorrain per il giovane Leopoldo de' Medici. Altrettanto importante fu lo studio "al naturale" di un vero e proprio arsenale, quello di Livorno, da lui visitato nel corso di un viaggio di documentazione, proprio in vista dell'esecuzione delle tele per Giovan Carlo. Così come per le battaglie, anche per le marine Salvator Rosa traccia un vero spartiacque, definendo nuovi caratteri nella trattazione del tema e imprimendo un nuovo corso al gusto collezionistico dell'aristocrazia fiorentina, pronta a captare i segnali di rinnovamento provenienti dai più prestigiosi rappresentanti della famiglia granducale. Come è stato rilevato in occasione di una recente mostra, il largo favore accordato in ambiente mediceo al Rosa fu accompagnato da un crescente interesse dei collezionisti fiorentini per questo pittore-intellettuale. Le commissioni, anche negli anni successivi il suo soggiorno fiorentino (1640-1648), furono numerose e in prevalenza indirizzate verso i generi nei quali il Rosa aveva mostrato caratteri di spiccata novità: le battaglie, i capricci, le marine. Le Marine di proprietà Corsini si accostano ad altre tele di soggetto analogo realizzate da Salvatore a Firenze, come la 'Marina delle Torri' e il 'Ponte rotto', una coppia di tele destinate all'amico letterato Giovan Battista Ricciardi e oggi alla Galleria Palatina. Vanno sottolineate le evidenti affinità nella trattazione del paesaggio, che digrada verso rupi scoscese e selvatiche, nella rappresentazione dei vascelli, melanconicamente inclinati su un fianco ("citazione" quasi letterale dalla grande 'Marina del Porto' della Palatina), negli inserti figurativi in primo piano che descrivono gruppi di operai al lavoro, nella tipologia delle torri e fortezze in rovina, nobilitate da citazioni classiche, quali le paraste laterali e il busto nella n. 63. Un'interessante notazione è offerta dalla n. 55 laddove è inserito sulla parte più alta della torre uno stemma mediceo. Un particolare simile è ravvisabile anche nel 'Ponte rotto' Ricciardi, oggi alla Galleria Palatina. Come nel caso del quadro commissionato dal Ricciardi, anche per la Marina Corsini è più plausibile ipotizzare una citazione encomiastica per rendere onore al casato regnante, più che una vera e propria attestazione di proprietà. Queste due tele si possono collocare in un periodo molto vicino alla 'Marina delle Torri' e al suo compagno, dunque negli anni del soggiorno fiorentino. Così come le due Battaglie ancora nella collezione di famiglia, anche queste due Marine testimoniano l'ampio apprezzamento riscosso dal pittore napoletano presso una committenza prestigiosa e raffinata, fortemente "filomedicea", quale quella Corsini". Dott.ssa Giovanna Damiani, Soprintendenza SPSAE e per il Polo Museale della Città di Firenze
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900745757
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 2011
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0