San Giuliano

dipinto, ca 1380 - ca 1389
Mariotto Di Nardo (attribuito)
notizie 1394-1424

n.p

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera
  • ATTRIBUZIONI Mariotto Di Nardo (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tavola è così descritta nell'Inventario redatto dal Rondoni nel 1863: "S. Paolo figura un terzo del vero, frammento di un quadro di maggiori dimensioni, dipi(n)to a tempera su tavola con fondo d'oro da mano assai discreta del scolo XIV anch'esso danneggiato per le ragioni istesse [vizio di restauro]" e all'epoca era ubicata nella Stanza del Segretario. Dovrebbe trattarsi del nostro dipinto nonostante l'identificazione del santo con San Paolo invece che con San Giuliano, giustificabile con il fatto che entrambi sono solitamente caratterizzati dall'attributo della spada. Pubblicato dal Ricci (1904, p. 218 n. 8) come frammento di polittico trecentesco, fu invece riferito dalla Kiel (1977, p. 119 n. 9) alla cerchia di Jacopo di Cione, con una datazione al 1380 ca. A parere di chi scrive il dipinto può essere attribuito a Mariotto di Nardo (si confrontino la cuspide del trittico dell'Oratorio di Fontelucente a Fiesole, la figura di San Giacomo nello scomparto laterale destro del trittico con la Trinità tra la Vergine e Maria Maddalena del Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie a San Giovanni Valdarno, il Cristo dell'Ultima Cena del Museo des Beaux Arts di Nantes e la Cuspide con il Redentore benedicente del Polittico Serristori della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato del 1424), forse databile nella fase giovanile di attività del pittore, nel corso del nono decennio del Trececento; le forme ancora piene e i pesanti panneggi che ricadono a piombo sono infatti lontani dalla svolta in chiave più spiccatamente gotica che caratterizza le opere successive, dove le figure tendono ad allungarsi e alleggerirsi. Ricordiamo infine i documentati rapporti tra il pittore e la compagnia, per la quale nel 1416-1417 egli eseguì lo smembrato trittico per l'altare principale. Sul retro gli sportelli presentano specchiature dipinte a finto marmo con al centro un rosone. Al momento della schedatura il dipinto si trovava ancora presso l'Officina del Restauro e in attesa di ulteriori indagini diagnostiche
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico non territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900745525
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • ISCRIZIONI a tergo su cartellino - GR 2654 - a stampa -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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