episodi della vita di San Romualdo
dipinto murale staccato
1600 - 1600
Mascagni Donato (1579/ 1636)
1579/ 1636
Sette lunette, con didascalia incisa sulla cornice in pietra sottostante
- OGGETTO dipinto murale staccato
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MATERIA E TECNICA
intonaco/ pittura a fresco
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MISURE
Altezza: 170 cm
Larghezza: 320 cm
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ATTRIBUZIONI
Mascagni Donato (1579/ 1636)
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Le fonti storiche, a partire dal Baldinucci, ricordano solo genericamente la presenza di Donato Mascagni nel chiostro di Santa Maria degli Angeli come autore di "alcune lunette a fresco". Farulli (1710) scrive: "Nell'altro claustro contiguo alla Sagrestia dalla parte di ponente si vede adattata nelle lunette tutta la vita di S. Romualdo, del Mascagni", registrando l'intervento del Poccetti sui due lati minori; lo segue Richa (1759). Mencarini (Seicento fiorentino 1986) rintraccia i documenti di pagamento per gli affreschi del chiostro effettuati a Mascagni, Poccetti e Monaldi: Mascagni fu pagato nell'ottobre 1600 per sei lunette, però erroneamente dette quelle "lungo il lato della sagrestia" (opera invece di Bernardino Monaldi). Lucilla Conigliello (Chiostro camaldolese 1998), pubblicando tutti i documenti di pagamento relativi al chiostro, decorato seguendo un programma iconografico ideato da don Silvano Razzi e portato a compimento negli anni in cui fu abate don Grisostomo Ticci, circoscrive esattamente l'intervento del Mascagni alle lunette del lato sud: "A maestro Donato Mascagni pittore lire dugentoventiquattro a dì 19 ottobre [1600] sono per sei lunette dipinte da detto che sono nella facciata del Calefattorio". La studiosa sottolinea che il pagamento riguarda sei lunette, e probabilmente non la settima, dove sono raffigurati due angeli intorno al busto del Beato Michele, che appare anche stilisticamente incongrua. Dunque Mascagni fu il primo pittore a iniziare e a portare a termine il proprio intervento nel chiostro, chiamato da don Grisostomo Ticci, per cui aveva già lavorato per il monastero di San Giusto a Volterra. La studiosa analizza il tono volutamente arcaizzante degli affreschi di Mascagni, ancora dipendenti dalla sua formazione ligozziana, notando maggior libertà formale e scioltezza nella lunetta col "Sogno di San Romualdo" e in quella già citata con gli angeli, dovute forse all'intervento di un collaboratore. Le 7 lunette sono state staccate e restaurate dopo l'alluvione del 1966; in deposito a Villa Corsini a Castello dal 1969, sono state ricollocate (insieme alle altre 17, opere di Poccetti e Monaldi) nel 1997 (Chiostro camaldolese 1998)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà persona giuridica senza scopo di lucro
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900741732-0
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 2010
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0