ritratto di Vittoria della Rovere
Ritratto a figura intera di una nobile. La donna è seduta al centro della scena, ha il braccio sinistro appoggiato sulla gamba e con la mano tiene un lembo dell'abito Il braccio destro è appoggiato sulla gamba destra e con le dita della mano tiene un bocciolo di rosa. Indossa un'ampio abito nero di velluto con una scollatura bordata di velo bianco, ha maniche molto grandi che terminano con un tessuto bianco. Al collo una sottile collana. Il capo è scoperto, i capelli sono sciolti e ricadono sulle spalle. I lati della composizione sono occupati quasi interamente da un'ampia tenda in velluto rosso. Sullo sfondo si intravede una colonna. Il pavimento dell'ambiente è coperto da un tappeto con motivi geometrici. Il dipinto è collocato all'interno di una cornice dorata riccamente intagliata
- OGGETTO dipinto
-
MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
-
ATTRIBUZIONI
Sustermans Giusto (1597/ 1681)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo della Villa Medicea di Poggio a Caiano
- LOCALIZZAZIONE Villa medicea di Poggio a Caiano
- INDIRIZZO Piazzetta de' Medici, 16, Poggio a Caiano (PO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto raffigura Vittoria della Rovere, moglie di Ferdinando II de' Medici Granduca di Toscana. L'opera fu realizzata da Justus Susterman su commissione del Cardinale Leopoldo de' Medici. L'opera fa parte di un gruppo di dipinti, realizzato dal pittore fiammingo, raffigurante altri esponenti di Casa Medici: il Granduca Cosimo II, Cosimo III, Ferdinando II de' Medici, Maria Maddalena d'Austria e Marguerite Louise d'Orleans. Nel 1675 il ritratto era conservato nella sala delle udienze del Cardinale Leopoldo al secondo piano di Palazzo Pitti così come risulta nell'invenario della collezione del prelato redatto dopo la sua morte. Successivamente il quadro fu collocato, insieme agli altri dipinti dei Medici, al primo piano di Palazzo Pitti nell'appartamento del Gran Principe Ferdinando come emerge dagli inventari del 1688, del 1716-1723 e del 1761. Probabilmente nella seconda metà dell'Ottocento il dipinto lasciò Palazzo Pitti per essere collocato nella villa di Poggio a Caiano dove risulta descritto nell'inventario Oggetti d'arte del 1865. Dopo essere stato esposto a Firenze in occasione della mostra sul Ritratto del 1911 tenutasi a Palazzo Vecchio, il dipinto risulta ancora in quell'anno nella villa medicea "nell'Appartamento detto del Conte Mirafiori nell'angolo nord ovest al primo piano" così come è descritto dell'inventario dei beni. Il 10 giugno del 1924 il quadro tornò nuovamente a Palazzo Pitti e fu collocato nella "Sala delle Nicchie" dove è riconoscibile in una fotografia del 1938 (Chiarini, 1993). Oggi il dipinto è collocato con la sua cornice originale nella sala da ricevere al primo piano della villa nell'appartamento Angolo est insieme ad altri tre quadri del Sustermans ("Ritratto di Ferdinando II", "Ritratto di Maria Maddalena d'Austria" e "Ritratto di Cosimo III de' Medici"). Recentemente la critica ha sottolineato le analogie stilistiche e iconografiche tra il dipinto in oggetto e gli altri del Sustermans, in particolare sembra che il "Ritratto di Maria Maddalena d'Austria" sia stato il modello del "Ritratto di Vittoria della Rovere". Ciò non indica la volontà del pittore di creare una serie di dipinti ma queste somigllianze sono da riferirsi all'utilizzo di prototipi esistenti da parte dell'autore. Per molto tempo la critica ha datato il dipinto al 1636, ritenendo che si trattasse del Ritratto di Vittoria della Rovere all'età di quattordici anni, identificandolo con un altro dipinto realizzato dal Sustermans come emerge dalle fonti inventariali di quell'anno (ASF Guardaroba medicea 955, fol. 752). In realtà l'opera è da ricondursi agli anni cinquanta del Seicento, tesi avvalorata da una lettera di Leopoldo de' Medici indirizzata a Mattias de' Medici datata 8 maggio 1655 in cui viene citato chiaramente il dipinto di Vittoria della Rovere realizzato dal Sustermans. Questa tesi è stata avvalorata dalla Stoppato, la quale ha sottolineato come l'età della granduchessa ritratta sia più vicina ai trent'anni piuttosto che ai quattordici. Inoltre lo stile dell'abito sembrerebbe rispecchiare pienamente la moda degli anni cinquanta-sessanta del Seicento
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900741584
- NUMERO D'INVENTARIO OdA Poggio a Caiano 131
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Villa Medicea di Poggio a Caiano e Museo della Natura Morta
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 2015
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0