Ifigenia in Tauride con Oreste e Pilade

matrice, 1796/ 1797

n.p

  • OGGETTO matrice
  • MATERIA E TECNICA vetro/ fusione/ molatura
  • ATTRIBUZIONI Paoletti Bartolomeo (1757/ 1834)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo degli Argenti
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
  • INDIRIZZO P.zza Pitti 1, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'esemplare, di vetro colore marrone, appartiene a una serie di matrici realizzate dall'incisore di gemme e antiquario romano Bartolomeo Paoletti tra il 1796 e il 1797 (per ulteriori notizie si rimanda alla scheda OA 09/00649739). Il pezzo qui considerato è desunto da un grande cammeo conservato presso il Museo Archeologico Nazionale di Firenze (inv. n. 14468), considerato da una parte della critica un lavoro moderno del XVI secolo. Di questo pezzo, e soprattutto del soggetto, parla in modo approfondito Tommaso Puccini, conservatore delle Gallerie fiorentine, nella sua "Descrizione delle gemme pietre e paste più cospicue che in opera di Rilievo e di Cavo antica e moderna si conservano nella Dattilioteca della R. Galleria di Firenze" del 1799, da lui compilata per illustrare i cammei e gli intagli riprodotti da Bartolomeo Paoletti: "Onice. Femmina vestita di tunica, e di peplo, che le vela la testa, con face rovesciata nella destra, il Palladio nella sinistra sedente in mezzo a due figure virili imberbi, che la riguardano attentamente, una delle quali clamidata stante si appoggia col destro gomito alla spalliera della sedia, l'altra pur con la clamide sciolta sul braccio e l'asta nella sinistra sedente sopra uno scoglio. Dietro ad essa emerge dalla cintura in sù col piè destro sopra un masso altra figura pur virile, e in atto di riguardarla con tunica a lunghe maniche e diadema, calzari, e parazonio. Nel campo un tempio a quattro colonne corinzie con festoni, che pendono dai capitelli e fregio dorico. Il Gori Tav. 3 n. 1 Tom II crede che vi sia espressa Teanone moglie d'Antenore dolente di dover consegnare ad Ulisse il Palladio, che aveva in custodia. Questa interpretazione sembra arbitraria per molte ragioni, ma singolarmente perché vi si desidera il carattere d'Ulisse rappresentato sempre col pileo in testa. L'opera è di egregio stile scolpita in un bellissimo bianco compatto sopra un fondo sardonico di color rubino"(BdU, ms. 47, n. 33 - 1159). L'identificazione dei personaggi con Ifigenia, Oreste e Pilade si deve a Michele Arcangiolo Migliarini, che definì la pietra "uno de' più rari pezzi" della collezione medicea (BSAT, ms. 194, n. 121)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900649869
  • NUMERO D'INVENTARIO Bargello Mobili moderni 533.C33
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • ISCRIZIONI sul rovescio - C / 33 (in rosso) - stampatello - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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