candeliere d'altare, serie di De Fabris Emilio - produzione toscana (sec. XIX)

candeliere d'altare 1874 - 1874

Serie di quattro candelieri a vaso in ottone

  • OGGETTO candeliere d'altare
  • MATERIA E TECNICA ottone/ fusione
  • AMBITO CULTURALE Produzione Toscana
  • ATTRIBUZIONI De Fabris Emilio (1807/ 1883): progetto
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei del Bargello - Museo delle Cappelle Medicee
  • LOCALIZZAZIONE Cappelle Medicee
  • INDIRIZZO Piazza di Madonna degli Aldobrandini, 6, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Già nel 1858 Leopoldo II di Lorena intendeva fare un sepolcreto per i morti della famiglia lorenese, che giacevano confusamente in due ricetti nella sagrestia nuova, dopo aver sistemato le salme medicee nella cripta sottostante la cappella dei principi. In un primo tempo pensò a un luogo separato da San Lorenzo ormai divenuto mausoleo mediceo, orientandosi verso la rotonda del Brunelleschi a Santa Maria degli Angeli. Successivamente propose una delle cappelle sotterranee di San Lorenzo verso la Sagrestia Vecchia. Il progetto non venne attuato per il passaggio allo Stato Italiano del granducato di Toscana. Fu realizzato però nel 1874, ormai dopo l'unità d'Italia, come omaggio dei fiorentini all'antica casa regnante, scegliendo lo spazio, sotto la tribuna dell'altar maggiore di San Lorenzo, già occupato dalla Compagnia del Sangue di Gesù, tra la cripta medicea e la cripta della tomba di Cosimo il Vecchio. I lavori di ristruturazione dell'ambiente e di allestimento delle lapidi e delle lastre tombali fu affidato all'architetto Emilio De Fabris: egli mise in comunicazione l'ambiente con la cripta medicea attraverso due passaggi ad arco e abbatté i tramezzi murari che lo sepravano dalla cripta di Cosimo. Al posto dell'antico accesso alla cappella, sulla parete sinistra, aprì un grande finestrone, facendono un secondo a riscontro sull'altra parete. Furono realizzati 13 sepolcri e 21 lapidi, otto delle quali solo commemorative essendo i corpi sepolti altrove. Al pilastro centrale sono le lapidi dei granduchi, una sola delle quali, quella di Ferdinando III, è sepolcrale; sulla parete dietro l'altare sono ricordate le granduchesse con lapidi onorarie, sui lati e sul pavimento sono le lapidi dei principi e delle principesse. Ogni lapide in marmo bianco di Carrara è listata da una fascia di bardiglio e incorniciata da pietra serena, con un effetto di estrema sobrietà ed eleganza. Il pavimento della cappella è decorato a motivi geometrici con fasce in marmo degli stessi colori. L'altare in marmo, dalle forme sobriamente classiche, risale alla ristrutturazione, come del resto la suppellettile in ottone
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900647244
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Cappelle Medicee
  • ENTE SCHEDATORE I Musei del Bargello - Cappelle Medicee
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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