ratto di Proserpina

dipinto, 1618 - 1622

n.p

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA marmo nero del Belgio
  • ATTRIBUZIONI Stella Jacques (attribuito)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Palatina e Appartamenti Reali
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
  • INDIRIZZO Piazza de' Pitti 1, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto è stato inventariato nel 1911 in Palazzo Pitti come opera di Alessandro Turchi, detto l'Orbetto, di cui è ben nota l'attività nel campo della pittura su lavagna. L'attribuzione inventariale è stata riconsiderata da Marco Chiarini nel 2000, che ha notato in questa pittura una maggior arcaicità e una minor carica naturalisticarispetto alle opere del veronese. Una certa affinità con le opere dell'Orbetto si può giustificare con la forte componente classicista che il pittore veronese matura nel corso della sua lunga formazione romana, a partire daòl 1614. Si noti però che l'Orbetto dipinge solo su lastre di ardesia, facilmente disponibili dalle cave veronesi (Scaglietti Kelescian, Verona, 1999, p. 130), mentre il marmo nero del Belgio, sul quale è eseguita anche la Madonna con Bambino e San Giovannino della Galleria Palatina è un materiale più raro, ma in uso già a Firenze dal Cinquecento per i commessi in pietre dure. La composizione di questo Ratto di Proserpina deriva da un'opera su rame, conervata a Dresda di Joseph Heintz il Vecchio, attivo per la corte praghese di Rodolfo II. Il nostro dipinto è derivato direttamente dalla stampa del rame di Heintz, per cui si nota una semplificazione della composizione e delle epsressioni che viene messa maggiormente in risalto dal contrasto tra il fondo nero e la stesura pittorica basata su una gamma cromtica vivace. Marco Chiarini ha notano che al pittore interessava, rispetto al prototipo rudolfino, per lo più accentuare il contrasto luministico, esaltato dallo sfonfo nero e lucido del marmo. Pertanto il nome di Jacques Stella, pittore lionese, è stato avanzato in relazione anche all'altro dipinto dell'artista conservato presso la Galleria Palatina. La datazione secondo Marco Chiarini deve risalire per ambedue le opere intorno al 1618-22, poichè Stella risulta a Firenze alla corte di Cosimo II. (S.Casciu, 2000, p. 90, N.23)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900646583
  • NUMERO D'INVENTARIO OdA Pitti 564
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 2008
  • ISCRIZIONI sul retro - 69 (giallo) - corsivo - a impressione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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